FTSE MIB: l’indice più importante in Italia ideale nel trading online

Ultimo aggiornamento il 18/02/22

Volete sapere tutto riguardo all’indice FTSE MIB? E’ un indice di borsa che merita un approfondimento importante visto che si tratta del più rappresentativo che esista in Italia e con questa guida intendiamo dirvi tutto al riguardo entrando nel merito di ognuna delle connotazioni più specifiche che lo caratterizzano così da darvi la possibilità di sceglierlo per i vostri investimenti andando forti di una grande chiarezza a riguardo.

Abbiamo già avuto modo di presentare gli indici di borsa nel loro complesso, ma ora è arrivato il momento di “fare le presentazioni” con quello più significativo nel mercato del nostro paese.

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Indice FTSE MIB cos’è?

Come abbiamo detto presentandolo nella pagina di descrizione di tutti gli indici di borsa, l’FTSE MIB è l’indice più rappresentativo in Italia in quanto riferito alle maggiori aziende quotate nella Borsa di Milano, da qui il suo nome che è appunto acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa.

La sua funzione è quella di rappresentare con un unico valore quella che è appunto la media delle 40 società per azioni dalla maggiore capitalizzazione che esistano in Italia, società che vengono scelte su base trimestrale.

La dicitura FTSE MIB esiste ormai dal 2009, ma è nata sulla base di quello che precedentemente si chiamava MIB 30 (che coinvolgeva le 30 aziende di maggiore capitalizzazione), nato nel 1994 a propria volta sulla base del COMIT 30 creato nel 1992: al di là di tutte le sue evoluzioni questo indice esiste quindi da ormai trent’anni, ma ha preso la sua forma odierna in conseguenza alla fusione della Borsa Italiana con la London Stock Exchange avvenuta appunto nel 2009.

A cosa serve l’indice FTSE MIB?

financial analysis

Come abbiamo già avuto modo di spiegare, la funzione di un indice di borsa è quella di “riassumere” in un unico valore medio l’andamento di un determinato settore industriale rappresentato dalle società che vengono in esso incluse.

Così come possiamo utilizzare un’indice per investire sull’andamento del settore economico a cui fa riferimento, allo stesso modo lo possiamo utilizzare per analizzarne lo stato di salute quando lo paragoniamo al suo stesso andamento nel passato: un aspetto questo che chiaramente vale anche per l’indice FTSE MIB.

Essendo l’indice FTSE MIB appunto quello di riferimento delle quaranta principali società per azioni dalla maggiore capitalizzazione in Italia, possiamo dire che la sua funzione sia quella di definire lo stato di salute della nostra economia stessa ed è quindi un punto di riferimento a dire poco fondamentale.

Un aspetto molto interessante nello studiare lo storico di questo indice sta proprio nella possibilità di scoprire come il mercato e l’economia italiana si siano evoluti nel tempo: paragonando per esempio i dati relativi all’indice FTSE MIB del 2009 (quando è nato) a quelli odierni è possibile notare come in Italia si sia notevolmente ridimensionato il valore delle banche, che storicamente sono sempre state tra le società di maggiore peso rappresentate dall’indice stesso.

Esempi di studio dello storico dell’indice FTSE MIB tra il 2009 ed il 2019

Nel 2009 la capitalizzazione totale delle banche presenti nell’indice FTSE MIB era pari a 93 miliardi di euro, mentre oggi come oggi arrivano a circa 65 miliardi: basta anche solo questo dato per comprendere come il peso degli istituti di credito bancario sia praticamente sceso di un terzo.

Un esempio simile è quello relativo alle telecomunicazioni, che nei primi 2000 valevano circa il 30% della capitalizzazione totale mentre oggi ne rappresentano solo l’1,5%.

Di contro sempre attraverso lo studio dello storico dell’indice FTSE MIB è possibile notare come siano cresciuti il valore dell’industria (salita dal 5,2% all 8,6%) e soprattutto quello dell’automobile (salito dal 3,8% al 10,9%).

La stessa tipologia di analisi può essere fatta valutando quali società risultano presenti nell’indice FTSE MIB, così come quali ne siano le “new entry” o quelle che nel tempo ne sono uscite: anche questo, oltre a spiegare nel particolare quali siano le società maggiormente in crescita o decrescita, riesce a riassumere lo stato di salute di ciascun settore.

Per fare un esempio possiamo dire che tra le “uscite storiche” c’è stata quella di Banca MPS (passata da 8 miliardi di capitalizzazione nel 2009 a poco più di 1 miliardo nel 2019), un dato del tutto coerente con quello presentato poco fa.

FTSE MIB: Componenti principali

Essendo la rappresentazione delle quaranta società per azioni dalla maggiore capitalizzazione, l’indice FTSE MIB naturalmente non contempla sempre le stesse aziende, ma come abbiamo detto la sua composizione viene ridefinita ogni tre mesi.

Ma quali sono le componenti principali dell’indice? Quali sono quelle società più rappresentative o che in qualche modo ne hanno sempre fatto parte?

Ecco qui l’elenco delle 18 società che hanno ininterrottamente fatto parte del FTSE MIB index a partire dalla sua creazione datata 2009:

  • A2A
  • Atlantia
  • Buzzi Unicem
  • Campari-Milano
  • ENEL
  • ENI
  • Generali
  • Intesa Sanpaolo
  • Leonardo (ex Finmeccanica)
  • Mediobanca
  • Prysmian
  • Saipem
  • Snam (ex Snam Rete Gas)
  • STMicroelectronics
  • Telecom Italia
  • Tenaris
  • Terna – Rete Elettrica Nazionale
  • UniCredit

Se quelle che abbiamo appena citato sono le aziende “resident” dell’indice, ovvero quelle che ne hanno sempre fatto parte senza mai uscirne, quali sono invece le “ultime arrivate”? Quelle realtà che più recentemente hanno iniziato a farne parte?

Ecco qui le più “giovani” componenti:

  • BPER Banca (da agosto 2020)
  • Interpump (da giugno 2020)
  • Inwit (da giugno 2020)
  • Banca Mediolanum (da marzo 2020)
  • Banca Generali (da dicembre 2019)
  • Nexi (da giugno 2019)
  • Hera (da giugno 2019)
  • Amplifon (da dicembre 2018)
  • DiaSorin (da dicembre 2018)

Come investire su FTSE MIB?

Come si fa per investire su FTSE MIB? Quali sono i possibili percorsi che ciascun trader può seguire per operare su questo indice?

Esistono fondamentalmente due modi per farlo: il primo è rappresentato dalle operazioni da eseguire attraverso i dipartimenti di trading delle banche adibiti a gestire i portafogli di investimenti dei correntisti, una possibilità sicuramente valida anche per chi è interessato ad investire con questo indice, ma probabilmente non ideale per tutti.

Gli investimenti fatti attraverso le banche, come vedremo più schematicamente dopo parlando dei limiti di questa tipologia di trading, risultano avere dei costi di gestione più alti ed una generale esigenza di budget più consistenti per trarre profitti interessanti: due caratteristiche sicuramente non ideali per i piccoli investitori.

La seconda possibilità è invece quella rappresentata dai broker di trading online che permettono di utilizzare questo indice come asset di riferimento per operazioni finanziarie da effettuare utilizzando prodotti come i CFD (Contratti per Differenza) attraverso i quali muovere previsioni di salita o discesa del valore degli asset acquistando opzioni a riguardo.

Il vantaggio del trading online fatto attraverso i CFD proposti dai migliori broker, come ad esempio eToro, sta fondamentalmente in 5 semplici punti:

  • Possibilità di investire sia su crescita che decrescita: questo perché con i CFD è possibile acquistare sia opzioni prevedendo che il valore dell’indice salga che opzioni invece legate alla possibilità che il valore dell’indice scenda.
  • Trading rapido: con questa tipologia di investimento è possibile fare operazioni a breve e brevissimo termine ripetendole più volte, questo ottimizzando al massimo i benefici delle proprie previsioni anche quando scegliamo l’indice FTSE MIB come asset.
  • Budget limitato: attraverso i CFD è possibile fare anche operazioni investendo pochissimo, il che è ovviamente una caratteristica ideale per i piccoli investitori.
  • Rischi limitati: potendo investire anche budget molto limitati i rischi di questa tipologia di trading sono davvero contenuti essendo pari all’investimento stesso.
  • Semplice da gestire personalmente: il trading online è una forma di investimento che chiunque può gestire in prima persona in modo semplice senza dover delegare le proprie operazioni a trader incaricati.

Investire sull’indice con eToro

etoro logo png

Per chiunque si stesse chiedendo se sia difficile fare trading utilizzando l’indice FTSE MIB utilizzando i CFD proposti dai migliori broker di trading online nessuna risposta può essere più esauriente che uno schematico riepilogo di quelli che sono tutti i passaggi fondamentali per farlo.

Caratteristiche principali

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Chiaramente questo breve tutorial aveva bisogno di un broker di riferimento ed abbiamo scelto di utilizzare come esempio eToro, un portale di trading che non solo consideriamo tra i più completi ed evoluti, ma anche ideale per chiunque, tanto per i trader più esperti quanto per i neofiti.

Quali sono quindi i passaggi fondamentali per questa tipologia di investimento? Scopriamoli subito:

Aprire un conto su eToro

Aprire un account su eToro è molto semplice, basta andare sul sito e compilare un form nel quale riportare tutta la propria anagrafica principale, scegliendo poi uno dei metodi di pagamento supportati da utilizzare come preferito.

Depositare fondi sul nuovo conto

Per rendere operativo il proprio nuovo account bisogna quindi effettuare il primo deposito di fondi di investimento, operazione molto semplice che avviene in pochi click e che vede come protagonista il metodo di pagamento scelto in fase di apertura.

Scegliere il prodotto di trading e l’asset di riferimento

Quando il conto risulta operativo bisogna quindi scegliere i CFD come prodotto di investimento da utilizzare per poi selezionare l’indice FTSE MIB tra tutti gli asset di riferimento proposti da eToro.

Effettuare la propria previsione

Il passo successivo sta nello scegliere, questo in base alle proprie analisi sul suo andamento, se l’indice FTSE MIB si ritroverà a salire o scendere di valore selezionando di conseguenza le relative opzioni e scegliendo sia quanto investire nella propria operazione che il tempo di riferimento nel quale ci aspettiamo che la nostra previsione si verifichi.

Revisione dell’operazione e presa in carico

Una volta “confezionata” la propria operazione eToro permette di farne una revisione così da correggerne eventualmente qualsiasi dettaglio, poi, una volta confermata, l’operazione viene presa in carico dal broker e non resta che attendere il tempo stabilito per vedere se la nostra previsione verrà o meno confermata.

Perché investire su FTSE MIB?

Veniamo ora ad un’altra domanda, semplice ma non per questo meno importante delle questioni affrontate fino a questo momento: perché investire in FTSE MIB? Quali peculiarità rappresenta questa tipologia di trading?

Rispondiamo subito sottolineando tre aspetti fondamentali degli investimenti fatti su questo indice:

Termometro del mercato italiano

L’indice FTSE MIB è di fatto il termometro del mercato italiano, questo perché le quaranta società per azioni che racchiude, scelte come sappiamo selezionando quelle a maggiore capitalizzazione, rappresentano l’80% del valore generale del mercato del nostro paese: una caratteristica questa che rende l’investimento su questo indice quasi sinonimo dell’investire sull’andamento dell’economia italiana stessa.

Investire senza scegliere società specifiche

Investire sull’indice FTSE MIB significa operare sull’andamento del mercato italiano senza dover scegliere nessun titolo in particolare riferito ad una società per azioni che ne faccia parte: questo ha come vantaggio una maggiore leggibilità dell’andamento stesso ed un’inferiore esposizione a quelli che sono i rally repentini che i singoli titoli possono vivere in determinati momenti.

Valutare la performance degli investitori

Un altro dei vantaggi nell’investire in FTSE MIB è la sua capacità di valutare la performance degli investitori in modo più affidabile e preciso, questo perché come abbiamo avuto modo di dire già più volte questo indice è caratterizzato da un andamento più regolare che permette di definire in modo più affidabile il rapporto tra la sua misura di rendimento e la sua misura di rischio.

Previsioni dell’indice FTSE MIB

Come sempre fare delle previsioni sull’andamento di un asset finanziario non è mai semplice e dipende da molti fattori, questo sia che si parli di azioni che, a maggior ragione, di un indice che “racchiude” l’andamento di quaranta azioni come nel caso del FTSE MIB index.

Per avvicinarsi a previsioni realistiche, quando si parla di questo indice, bisogna prendere in considerazione l’andamento di tutta l’economia italiana in generale e rapportarla a quella mondiale: un’operazione sicuramente non facile che però può trovare segnali importanti in avvenimenti di macroeconomia da reperire su tutti i più importanti calendari economici.

Vantaggi del FTSE MIB

Quali sono i maggiori vantaggi nell’investire sull’indice FTSE MIB? Si tratta di vantaggi che risultano tanto relativi a questo indice in sé per sé quanto alla possibilità di sfruttarlo facendo trading attraverso i CFD proposti dai broker online, perché l’investire attraverso banca ha invece alcuni svantaggi sostanziali che presenteremo a breve nel dettaglio.

I principali vantaggi dell’indice FTSE MIB e degli investimenti che si possono fare scegliendolo come asset sono i seguenti:

  • Maggiore stabilità: avendo un valore unico basato sulla media dei valori delle società che lo compongono, l’indice FTSE MIB ha il vantaggio di avere un andamento più stabile che registra fluttuazioni più contenute e che normalmente non contempla crolli o impennate repentine.
  • Facilità di lettura dell’andamento: leggere l’andamento dell’indice FTSE MIB è molto semplice grazie ad un codice colore standard che permette di decodificare immediatamente le fasi di crescita o di decrescita che l’indice sta vivendo, così come il suo andamento regolare senza sbalzi repentini permette di leggere il relativo grafico economico in modo molto agevole interpretando facilmente il suo percorso
  • Investimenti anche di piccola entità: questo è un vantaggio per lo più specifico dell’investire sull’indice FTSE MIB attraverso il trading online fatto scegliendo i CFD, prodotti che permettono di sfruttare le due caratteristiche viste poco fa anche operando con cifre contenute comunque capaci di far realizzare profitti interessanti.
  • Investimenti sul ribasso: anche in questo caso si tratta di una peculiarità degli investimenti sull’indice FTSE MIB fatti attraverso CFD, che permettono di operare ugualmente tanto sulla salita del valore dell’indice quanto su una sua eventuale discesa raddoppiando di fatto le possibilità di andare incontro ad operazioni vincenti.

Quali sono i limiti dell’indice FTSE MIB

Se quelli che abbiamo elencato poco fa sono i maggiori vantaggi dell’indice FTSE MIB come asset di investimento, adesso vogliamo invece citare quelli che sono invece alcuni dei suoi limiti.

Non sono molti in realtà gli svantaggi dell’indice in sé per sé e stanno piuttosto nell’utilizzarlo come asset nelle operazioni effettuate attraverso gli istituti di credito bancario.

Vediamo quali sono:

  • Fluttuazioni limitate: visto che l’indice FTSE MIB risulta piuttosto stabile nel suo andamento, le operazioni effettuate attraverso le banche hanno dei margini di guadagno più limitati rispetto a quelli che avrebbe l’operare su singoli titoli più soggetti ad “impennate” del loro valore.
  • Costi di gestione alti: come tutte le operazioni finanziarie effettuate attraverso le banche, anche quelle sull’indice FTSE MIB hanno dei costi di gestione molto alti che non risultano adatti ai piccoli investitori.
  • Budget di riferimento: stando al consistente costo di gestione degli investimenti fatti attraverso le banche per operare su questo indice, questo tipo di trading diventa sensato quando viene messo sul piatto un budget consistente che anche in questo caso penalizza i piccoli investitori.

Conclusioni: i nostri consigli per investire

Sicuri che adesso sia tutto più chiaro riguardo all’indice FTSE MIB, concludiamo questa guida con un ultimo consiglio: prendere in considerazione di fare trading utilizzando questo indice come asset di riferimento è, come abbiamo visto, una scelta molto sensata, ma vi suggeriamo di iniziare in primis attraverso le possibilità offerte dai migliori broker di trading online, realtà che vi permetteranno di fare i vostri primi investimenti esponendovi in modo più limitato in termini di rischio.

Siamo certi che questo indice potrà darvi grandi soddisfazioni, ma è sempre prudente cominciare a guadagnare esperienza scegliendo una forbice rischio/beneficio prudente e conservatrice.

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FAQ Indice FTSE MIB

✅ FTSE MIB è un buon investimento?

Certo che l’indice FTSE MIB rappresenta un buon investimento, sia che si desideri investire attraverso operazioni bancarie che attraverso prodotti come i CFD proposti dai broker di trading online: il vantaggio principale di questa scelta sta nel fatto che, essendo l’indice in qualche modo una media dell’andamento di tutti i titoli delle società che lo compongono, risulta essere più stabile e meno soggetto a cambiamenti repentini.

✅ È più redditizio investire nell’indice piuttosto che nei titoli che lo compongono?

Per rispondere a questa domanda bisogna innanzitutto definire cosa si intenda per “più redditizio”: un indice di borsa come il FTSE MIB è tanto per cominciare più stabile nel suo andamento, il che offre maggiori possibilità di andare incontro ad operazioni di successo a prescindere da quella che sia la sua crescita o decrescita. Questo però vale quando decidiamo di affidare i nostri investimenti a prodotti come i CFD offerti dai broker online che permettono di sfruttare a nostro vantaggio sia i cambiamenti in positivo che in negativo dell’andamento dell’asset scelto.

✅ Cosa influisce sul prezzo del FTSE MIB?

Essendo una media dell’andamento del valore dei quaranta titoli delle aziende che lo compongono, il valore dell’indice FTSE MIB viene influenzato dall’andamento di mercato dei titoli stessi, ma essendo appunto una media quest’influenza risulta essere meno significativa quando è solo uno dei titoli a scendere o salire: è proprio per questo che il vero vantaggio di questa tipologia di trading sta nella generale stabilità dell’indice come asset.

✅ Che profitto posso aspettarmi di ottenere se investo FTSE MIB?

La tipologia di profitto da poter ottenere investendo nell’indice FTSE MIB dipende chiaramente da quanto si decide di investire: parlando di trading online attraverso i CFD i profitti possono essere anche considerevoli se consideriamo tanto la possibilità di ripetute operazioni a breve termine che questi prodotti offrono quanto la generale stabilità di un indice come asset. Il vero profitto sarà appunto quello generato nel tempo da continui investimenti fatti utilizzando come mercato di riferimento un asset più facile da leggere nelle sue fluttuazioni.

✅ Indice FTSE MIB: dove iniziare e quanto investire?

Il nostro consiglio è di iniziare ad investire sull’indice FTSE MIB utilizzando i CFD proposti dai broker di trading online che lo propongono come asset di riferimento: un modo molto più semplice ed alla portata di tutti per sfruttare a proprio vantaggio la maggiore stabilità di questo mercato. Per iniziare con questa tipologia di investimenti suggeriamo sempre di operare con cifre contenute che permettano tanto di impratichirsi esponendosi a rischi limitati per poi eventualmente scegliere di incrementare le cifre: grazie alla possibilità di fare più operazioni a breve e brevissimo termine, i CFD offrono in qualsiasi caso la possibilità di realizzare profitti più che interessanti.


Paolo foto

Paolo Massimi | Consulente finanziario-  Si è laureato all’università Bocconi di Milano e ha poi effettuato un master alla Columbia university di NY. Ha lavorato per le più grandi agenzie di consulenza in ambito finanziario come EY e McKinsey. Attualmente lavora presso la Banca Popolare di Milano come consulente finanziario.