Investire in ETF | Cosa sono e i vantaggi

Ultimo aggiornamento il 17/02/22

Avete mai pensato di investire in ETF? Sono gli Exchange Traded Funds ed hanno alcuni vantaggi fondamentali che potrebbero fare anche al caso vostro, per questo abbiamo creato una guida completa per scoprire tutto quello che c’è da sapere: cosa sono, che possibilità danno, quali sono le tipologie di trading perfette per sfruttarne al meglio i tanti vantaggi, ma non solo.

Chiunque voglia sapere come investire soldi in modi sempre diversi e promettenti così da diversificare le proprie operazioni o da trovare un modo sempre nuovo per crearsi un piccolo grande tesoro non può prescindere da questo articolo.

ETF: cosa sono?

Per iniziare questa guida sull’investire in ETF vogliamo innanzitutto spiegare cosa siano:l’acronimo sta per Exchange Traded Funds e sono spesso definiti anche fondi passivi, fondi che per dirla in due parole hanno la particolarità di venire scambiati in borsa esattamente nello stesso modo in cui vengono scambiate delle azioni o delle obbligazioni.

Nonostante le prime volte in cui si sia sentito parlare di fondi passivi risale ai lontani anni sessanta grazie a John Bogle (fondatore di Vanguard e del First Index Investment Trust) senza però riscuotere il successo che avrebbero avuto in seguito, i primi EFT, veri e propri hanno cominciato a diffondersi negli Stati Uniti nel corso degli anni ’90, mantre da noi in Italia sono arrivati solo nei primi anni duemila (più precisamente nel 2002) riscuotendo immediatamente un grandissimo successo, tanto che oggi sia proprio la nostra la Borsa più attiva sugli Exchange Traded Funds almeno tra tutte quelle europee.

Investire in ETF significa investire su quello che sia anche definibile come un fondo non gestito, ovvero non appartenente a nessuna società o cordata societaria specifica, ma appunto indicizzato in Borsa ed organizzato attraverso un sistema di quote del tutto simile a quello dei titoli azionari, un fondo che ha come caratteristica principale di essere a basso costo: sistema che si è affermato come una delle realtà finanziarie più importanti in assoluto, tanto da arrivare al punto che Warren Buffet sia arrivato a dichiarare che “John Bogle meriterebbe una statua per quanto abbia fatto verso gli investitori americani”, questo perché ha offerto un asset di trading con commissioni di gestione talmente esigue da dare accesso praticamente a chiunque in primis ai piccoli investitori.

Come? Replicando l’andamento di specifici indici di borsa e permettendo ai trader di acquisire delle quote del paniere di titoli o dell’indice a cui fanno riferimento, ma appunto ad un costo più basso.

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I vantaggi dell’investire in ETF

Per fare un passo ancora più addentro alla conoscenza di tutto quel che c’è da sapere per investire in ETF, andiamo quindi a definire in modo schematico quali siano di fatto questi vantaggi che li caratterizzano: quei “pro” che hanno sancito il successo degli Exchange Traded Funds.

  • Sono facili da gestire: perché permettono di venire scambiati in tempo reale direttamente in Borsa o attraverso i maggiori broker.
  • Sono flessibili: perché possono venire scambiati sia in operazioni a breve o brevissimo termine quanto a medio o lungo termine, il che lascia la loro gestione totalmente alle necessità o allo stile di investimento del trader, qualsiasi sia la cifra che quest’ultimo voglia dedicare a questo investimento.
  • Sono economicamente convenienti: perché essendo un asset a gestione passiva non sconta il peso dei costi che invece grava sui fondi gestiti da attori finanziari che li rendono più onerosi in termini di commissioni.
  • Sono trasparenti: perché replicano lo stesso andamento degli indici di mercato o degli asset a cui fanno riferimento, il che non crea “vizi di forma” su quello che è il loro valore, che rimane del tutto leggibile e prevedibile da parte dei trader.
  • Sono a basso rischio: perché dando di fatto la possibilità di investire su un intero paniere implicando automaticamente una grande forma di diversificazione, alla quale si accompagna naturalmente la sicurezza data dal loro basso costo.

I rischi dell’‘investire in ETF

Al pari di tutti i vantaggi degli EFT che abbiamo schematizzato e descritto poco fa, adesso vogliamo definire anche quali ne siano i maggiori svantaggi, questo perché gli ETF sono asset finanziari molto validi ma non ovviamente immuni a criticità delle quali bisogna assolutamente tenere conto per scegliere sempre bene se e quando utilizzarli.

Quindi quali sono i maggiori rischi dell’investire in ETF? Sono solo svantaggi “fisiologici” o rappresentano dei rischi reali che potrebbero minacciare le attività dell’investitore? Scopriamolo subito elencandone i principali.

  • Hanno rischi “innati”: essendo l’andamento di un EFT parallelo all’andamento del paniere di strumenti finanziari a cui fa riferimento, altrettanto proporzionale è l’esposizione al rischio della sua volatilità, questo non è un problema di per sé legato al mercato degli EFT, ma appunto un rischio innato dovuto alla loro natura stessa.
  • Sono a rischio spread: nonostante come abbiamo detto (e confermiamo) i costi di gestione di un EFT siano ben più bassi rispetto ai corrispettivi di un fondo di investimento, va comunque tenuto da conto che spesso siano a rischio di spread, cioè di una differenza tra il prezzo di acquisto e quello reale di mercato.

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Come funzionano gli ETF?

Saper investire in ETF non può naturalmente prescindere dal sapere come funzionano, una spiegazione che in realtà abbiamo già fatto almeno in maniera generale: come abbiamo detto gli ETF replicano un indice specifico comprendendo i titoli che lo compongono, inclusi i cambiamenti che possono avvenire quando determinati titoli si ritrovano ad entrare o ad uscire dall’indice stesso e lo fanno a fronte di un patrimonio definito come autonomo come non avviene nei cosiddetti fondi gestiti, per questo un ETF è indipendente e fondamentalmente non può fallire.

Il loro funzionamento è fondamentalmente così ed è proprio da questo meccanismo che derivano tutti i vantaggi di questa tipologia di prodotto finanziario sul quale operare in modo assolutamente flessibile ed a fronte di costi decisamente più limitati rispetto a quelli a cui si andrebbe incontro operando su un fondo attivo o fondo d’investimento.

Come scegliere un ETF?

Fermo restando il fatto che fare ETF trading significhi avere a propria disposizione diverse possibilità tra cui muoversi, come scegliere un ETF più corretto (o comunque più funzionale) rispetto ad altri? Come abbiamo detto i principali fattori caratterizzanti degli Exchange Traded Funds sono gli asset o gli indici a cui fanno riferimento, ma non sono solamente questi i fattori da tenere in considerazione.

Ci sono infatti anche altri aspetti altrettanto importanti capaci di connotarne la forza, il valore ed il genere di prospettiva finanziaria a cui mandano incontro: il primo di questi altri fattori è sicuramente l’entità delle masse che il fondo gestisce, un elemento che ovviamente trova corrispettivo nell’entità di liquidità che il fondo rappresenta, così come un altro fattore sono senza dubbio le commissioni previste (in generale molto basse, ma non tutte identiche tra di loro, infatti oscillano tra lo 0,09 e l’1,5%) o la valuta a cui fanno riferimento.

E poi una differenza chiaramente la fanno i settori di riferimento, tra i quali i più promettenti sono i fondi relativi alle società attive nell’informatica (con particolare riferimento al mondo dell’intelligenza artificiale), i mercati asiatici nel loro complesso o quelli attivi nel petrolio, che è e rimane una delle materie prime più importanti in assoluto.

come scegliere un etf

Tipi di ETF

Dopo aver spiegato cosa siano gli Exchange Traded Funds, come funzionano e come sceglierli, è arrivato il momento di riepilogarne le principali tipologie così da fare un ulteriore passo avanti per comprendere come investire in ETF in modo consapevole ed il più possibile vincente.

Il concetto di ETF è di per sé molto ampio visto che si parla di fondi non gestiti, ma all’interno di questa grande famiglia di prodotti finanziari esistono ben 7.000 possibilità differenti tra cui scegliere, un ventaglio di opzioni estremamente vasto che rappresenta triliardi e triliardi di euro sul mercato e che sarebbe chiaramente impossibile enumerare uno per uno: uno scenario che ci impone di suddividerli appunto in quelle che sono le maggiori tipologie.

Quali sono ? Quando parliamo di investire in ETF cosa intendiamo nel particolare?

  • ETF Settoriali: cioè quelli riferiti all’andamento di settori merceologici specifici come ad esempio il settore tech o quello energetico.
  • ETF Azionari: cioè quelli che replicano l’andamento dei maggiori indici azionari come ad esempio l’FTSE 100, l’FTSE MIB o il NASDAQ, a propria volta suddivisi in sottofamiglie relative all’area geografica a cui fanno riferimento, come ad esempio i seguenti.
    • EFT per Regione: cioè fondi che coinvolgono azioni appartenenti a più Paesi
    • ETF per Paese: cioè fondi riferiti alle azioni presenti in uno specifico Stato estero.
  • ETF Obbligazionari: cioè fondi riferiti a panieri di obbligazioni specifiche suddivise in questi differenti segmenti:
    • Obbligazioni per tipologia di bond
    • Obbligazioni per rischio di credito
    • Obbligazioni per settore
    • Obbligazioni per Scadenza
  • ETF sul Settore Immobiliare: cioè fondi riferiti a panieri di immobili sia ad uso commerciale/industriale che residenziale.
  • ETF Tematici: cioè fondi chiamati anche Megatrends riferiti a macrotematiche come ad esempio lo sviluppo ambientale, la distribuzione idrica o le tecnologie innovative.
  • ETF su Materie Prime: cioè fondi riferiti alle principali famiglie di commodities, tra le quali le principali sono le seguenti:
    • Metalli preziosi
    • Energia
    • Agricoltura
  • ETF per Smart Beta: cioè fondi riferiti a degli stili di investimento.
  • ETF Speculativi: cioè fondi riferiti a strategie di investimento in particolare come ad esempio le seguenti:
    • ETF Inversi o Short
    • ETF al Leva

tipi di etf

Gli ETF migliori

Scopriamo adesso quali siano oggi come oggi le migliori possibilità per investire in ETF, possibilità che chiaramente abbiamo dovuto abbondantemente filtrare così da selezionarne solamente cinque, la vera Top 5 degli ETF presenti sul mercato, questo però non esclude l’estrema validità che hanno anche tanti altri Exchange Traded Funds, dei quali successivamente presenteremo una breve panoramica.

Quali sono quindi i migliori ETF sul mercato?

  • Vanguard S&P 500: un ETF riferito appunto all’indice S&P500 e che dà quindi la possibilità di seguire l’andamento di uno dei mercati più potenti che ci siano al mondo oggi, quello delle 500 tra le aziende a maggiore capitalizzazione presenti sul mercato USA.
  • Vanguard Growth: un ETF riferito alle azioni delle aziende con maggiore capitalizzazione tra quelle che si trovano nel più intenso stato di crescita che ci siano sul mercato.
  • Lyxore Core MSCI World: probabilmente l’ETF World più performante che ci sia oggi sul mercato attraverso il quale investire sull’andamento di molte delle aziende a maggiore capitalizzazione nel panorama globale.
  • Total Bond Market: un ETF riferito alle maggiori obbligazioni presenti su scala mondiale, caratterizzato da una bassissima volatilità e da un livello di diversificazione molto alto.
  • Ark Innovation: un ETF riferito ad aziende attive nel mondo dell’automazione, dei trasporti, dell’intelligenza artificiale e del fintech.

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Ma non è appunto tutto qui perché, oltre alla Top 5 appena citata, spiccano sul mercato anche tantissimi altri soggetti ideali per investire in ETF che possiamo dividere per i settori che in questo momento risultano essere maggiormente in crescita e quindi più soggetti all’attenzione dei trader mondiali.

Quali sono?

  • ETF sulla Cina:
    • Xtrackers Harvest CSI 300 China A-Shares ETF, ovvero sulle migliori 300 azioni cinesi
    • Invesco China Technology ETF, cioè sui titoli tecnologici cinesi
    • iShares China Large-Cap ETF, riferito alle più importanti 50 azioni cinesi su Hong Kong
    • KraneShares CSI China InterneT, ovvero riferito alle società cinesi del settore internet quotate all’estero
    • iShares MSCI China ETF, cioè sulle azioni cinesi investibili
  • ETF sull’India:
    • iShares MSCI India, riferito al mercato mobiliare indiano
    • Schwab Emerging Markets Equity ETF, cioè riferito all’indice FTSE Emerging
  • ETF sulle Materie Prime, suddivisi chiaramente nelle principali categorie di materie prime di riferimento:
    • ETF sul Petrolio: Invesco DB Oil Fund, United States Brent Oil Fund, United States 12 Month Oil Fund, ProShares Ultra Bloomberg Crude Oil
    • ETF sul Gas Naturale: Vanguard Energy, iShare MSCI Global Energy Producers, SPDR S&P Oil&Gas Exploration & Production, Energy Select Sector SPDR Fund, Fidelity MSCI Energy Index
  • ETF sulla Tecnologia:
    • Invesco Dynamic Semiconductors
    • ROBO Global Robotics & Automation
    • Global X Robotics & Artificial Intelligence
    • Global X Cloud Computing
    • Defiance Next Gen Connectivity

Non ultimo vogliamo anche segnalare quali siano quelli migliori sulla Borsa Italiana, ovvero gli Exchange Traded Funds “nostrani” che permettono di investire in ETF concentrandosi sulle realtà nazionali:

  • Ishares Core Euro Stoxx 50 Eur
  • Ishares Ftse Mib Ucits
  • Ishares Fall Ang Yld
  • Lyxor Ftsemib Dai 2x
  • Ishares Global Clean Energy

gli etf migliori

ETF dove investire?

A questo punto della nostra guida diventa fondamentale segnalare quali siano le migliori possibilità sul mercato dove investire in ETF, strumenti finanziari che come abbiamo detto possono venire trattati fondamentalmente in due modi: o attraverso l’acquisto realizzato utilizzando intermediari come banche e agenzie di trading o attraverso i migliori broker online che li supportano come asset.

Se la prima possibilità è quella più onerosa e di minore libertà di gestione, quella rappresentata dai broker di trading online è invece la più adatta a tutti grazie ad alcune caratteristiche peculiari davvero interessanti: permette operazioni rapide, totalmente autogestite e dai budget di riferimento più contenuti (bastano anche pochi euro per operare).

Perché i broker di trading online permettono di investire in ETF in modo tanto agile? Perché è una tipologia di investimento che prevede di utilizzare gli ETF come asset di riferimento per l’acquisto di opzioni che hanno l’obbiettivo di speculare sulla loro salita come sulla loro discesa attraverso prodotti come i CFD (Contratti per Differenza): un modo appunto molto semplice per investire che dà la possibilità di guadagnare anche quando il valore dell’ETF si ritrova a scendere.

Ma quali sono i migliori broker online per investire in ETF? Eccoli qui di seguito:

eToro ETF

etoro logo

eToro è un broker online con sede in Israele che negli ultimi anni si è affermato come la piattaforma più evoluta e scelta in assoluto, questo perché permette di operare con successo tanto ai trader professionisti quanto a chi fa il suo esordio negli investimenti in CFD, prodotti finanziari con i quali attraverso eToro è possibile utilizzare come asset di riferimento anche tutti i più importanti ETF esistenti al mondo.

eToro offre caratteristiche uniche come il Copy Trading, come un conto demo per investimenti simulati ed un deposito minimo di soli € 200,00, questo oltre alle garanzie di sicurezza date dalle alcune delle più importanti certificazioni internazionali come quella CySEC, quella ASIC e quella FCA.

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Plus 500 ETF

plus 500 logo

Plus500 è un altro broker online con sede in Israele che fa parte dell’olimpo delle piattaforme di trading più famose ed utilizzate che ci siano, anche in questo caso grazie a caratteristiche uniche adatte sia ai trader pro che a quelli neofiti e grazie alla possibilità di investire utilizzando tutti i più popolari ETF come asset di riferimento da scegliere per operazioni da fare con i CFD.

Tra le peculiarità di Plus500 spiccano un conto demo per allenarsi attraverso operazioni virtuali ed un deposito minimo veramente contenuto pari a € 100,00, alle quali si aggiunge un livello di sicurezza eccellente certificato dalle autorizzazioni internazionali CySEC, FCA ed ASIC.

XTB ETF

xtb logo

Anche XTB fa parte di questo olimpo dei broker online, questa volta partendo dalla sua sede in Polonia per offrire ai trader un livello tecnologico eccellente che mette a disposizione il massimo delle performance ed una semplicità di utilizzo assolutamente user-friendly qualsiasi sia il livello di esperienza di chi lo sceglie ed utilizza per le proprie operazioni con protagonisti prodotti finanziari come appunto i CFD anche quando si intende investire in Exchange Traded Funds.

Le note distintive di XTB sono una sezione di formazione finanziaria davvero tra le migliori in circolazione ed nessun limite minimo per quanto riguarda i depositi di fondi di trading da fare sulla piattaforma, questo oltre alle certificazioni di sicurezza offerte dalle autorizzazioni internazionali  CySEC, FCA ed NKF.

ETF, ETN, ETC, ETP differenze

Ogni tanto parlando di EFT (ricordiamo Exchange Traded Funds) si creano confusioni con altri prodotti finanziari che li ricordano anche solo per “assonanza”, con particolare riferimento a ETN, ETC ed ETP, e visto che vogliamo fare chiarezza sul tema adesso desideriamo definire una volta per tutte cosa rappresentano queste altre sigle e che differenze abbiano con i fondi protagonisti del nostro approfondimento.

Quindi cosa sono ETN, ETC ed ETP?

  • ETN: acronimo di Exchange Traded Notes, sono strumenti finanziari che hanno un emittente che investe direttamente nell’asset a cui si riferiscono, il che comporta costi e rischi più alti.
  • ETC: acronimo di Exchange Traded Commodities, sono strumenti finanziari riferiti appunto alle Commodities, ovvero materie prime sulle quali investire o scegliendone una in particolare o ad un paniere che la contiene.
  • ETP: acronimo di Exchange Traded Product, sono strumenti finanziari dei quali il valore può variare in qualsiasi momento esattamente come avviene per le azioni, ma i cui prezzi derivano da quelli dei sottostanti che tracciano.

Differenze tra ETF e fondi di investimento

All’inizio di questa guida abbiamo definito gli EFT come fondi passivi, che non hanno cioè un referente specifico che li gestisca vendendone quote, caratteristica questa che li rende molto più flessibili e dai costi ben più bassi: è proprio questa la differenza fondamentale rispetto ai fondi di investimento, che invece hanno un’ente o un professionista che li coordina attivamente a fronte di un certo tipo di know how ma anche di costi utili a retribuirne questo ruolo, costi che in molti casi sono molto elevati e che ne rendono il mercato ben più esclusivo e poco adatto ai piccoli investitori.

Al di là di questo, nonostante sia EFT che fondi di investimento permettano ai trader di operare su un paniere di titoli con un obbiettivo specifico, gli EFT possono venire scambiati in qualsiasi momento durante la giornata, mentre i fondi di investimento solamente a fine sessione: un’altra differenza fondamentale che fa sì che investire in ETF risulti adatto anche ad operazioni rapide da fare ora per ora.

Il 67% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario sapere come funzionano i CFD e se ci si può permettere di perdere i propri soldi.
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Conclusioni

Insomma investire in ETF come abbiamo visto è un vero mondo a parte che ha caratteristiche peculiari uniche nel loro genere che sembrano fare al caso specifico soprattutto dei piccoli investitori, che possono trovare negli Exchange Traded Funds un alleato ideale per diversificare i propri investimenti andando incontro ad operazioni a basso costo con grandi prospettive in termini di stabilità e versatilità.

Una tipologia di trading che abbiamo descritto nel dettaglio attraverso questa guida approfondita e che siamo sicuri potrà darvi grandi soddisfazioni tanto per cominciare godendone attraverso gli investimenti permessi dai più importanti broker online che abbiamo citato.

FAQ

✅ Quali ETF comprare nel 2024?

Al momento quelli che sembrano di gran lunga essere gli ETF più promettenti su cui investire sono quelli legati all’universo dell’informatica (nel particolare quella riferita all’intelligenza artificiale) ed ai mercati asiatici, che continuano a vivere un momento di crescita decisamente convincente, ma anche l’industria del petrolio e quella farmaceutica sono dei fondi da tenere sempre in prima considerazione.

✅ Quando investire in ETF?

La risposta è molto semplice, anche subito! Investire in ETF è una possibilità talmente agile e contenuta a livello di costi da essere del tutto indicata anche per i piccoli investitori, innanzitutto quando si parla di investire utilizzando i prodotti finanziari proposti dai migliori broker di trading online che permettono di sceglierli come asset di riferimento per i CFD, che a propria volta sono strumenti altrettanto agili ed economici.

✅ Come fare trading ETF?

Per fare EFT trading è possibile fare riferimento alle banche ed alle agenzie di investimenti, ma la vera possibilità top è rappresentata dai broker di trading online che li vedono tra gli asset protagonisti di prodotti finanziari come i CFD (Contratti per Differenza) con cui investire in modo semplice e rapido speculando anche sulle più piccole oscillazioni sia al rialzo che al ribasso nell’andamento di mercato di questi fondi.


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Paolo Massimi | Consulente finanziario-  Si è laureato all’università Bocconi di Milano e ha poi effettuato un master alla Columbia university di NY. Ha lavorato per le più grandi agenzie di consulenza in ambito finanziario come EY e McKinsey. Attualmente lavora presso la Banca Popolare di Milano come consulente finanziario.