Pivot Point: prevedere le evoluzioni del mercato azionario. La guida completa.

Ultimo aggiornamento il 18/08/22

I pivot point sono uno strumento semplice, rapido ed efficace per fare trading online, anche per i principianti. Una volta aver imparato ad utilizzarli, tutto diventa più semplice.

Questa guida completa mostrerà come includerli in una strategia finanziaria in maniera chiara e dettagliata. Come utilizzarli in maniera efficace, e quali sono i punti deboli di tali strategie.

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Pivot point cosa sono?

Sviluppati originariamente dai trader delle materie prime, i punti pivot determinano potenziali punti di svolta. Stabiliscono il prezzo da calcolare diviso per livelli, che si ottengono con un’accurata analisi tecnica e attraverso determinati calcoli matematici.

Così facendo si hanno i dati sulla resistenza (Pivot High) e il supporto (Pivot Low) di più sedute, in questo modo si e traccia una tendenza.

Fu Neil Weintraub a introdurli per la prima volta, e da allora vengono utilizzati largamente perché permettono di avere una visione chiara dei movimenti delle tariffe sul breve termine.

Pivot Point: come si calcolano

Questi punti sono il cardine della giornata di trading, perché forniscono la media dei prezzi del giorno precedente con l’indicazione degli alti, bassi e della fine del mercato.

Ad esempio se la coppia di Forex è stata scambiata al di sopra del pivot indica un sentiment rialzista, invece se è al di sotto è ribassista, così facendo è molto più complesso assumere posizioni short.

Che cosa serve per calcolarli?

Per non perdere denaro è sempre meglio fare queste operazioni su un conto demo. Nella grafica dei prezzi, questa tecnica costituisce il tassello più importante c’è bisogno di determinati valori perché venga calcolato ogni punto pivot. Ecco che cosa serve per svolgere queste operazioni:

  • Il Prezzo di chiusura ( C)
  • Il Prezzo min (L)
  • Il Prezzo massimo (H).

Innanzitutto calcolare il Prezzo Medio facendo una media aritmetica:
Average Price (AP) = (H + L + C) / 3

Dopodiché si calcolano i vari punti con le formule:

  • Primo Supporto S1 = (2 x AP) – H
  • Prima Resistenza R1 = (2 x AP) – L
  • Secondo S: S2 = AP – (R1 – S1)
  • Seconda R.: R2 = (AP – S1) + R1
  • Terzo S. : S3 = S2 – (Max – Minimo)
  • Terza R. : R3 = R2 + (Max – Minimo).

Questo è il calcolo standard, utilizzato nei mercati più comuni. In questa guida verrà mostrato
nel dettaglio anche il metodo Fibonacci.

Ogni punto è un segnale operativo diverso

Attraverso l’analisi dei quattro livelli calcolati poc’anzi è possibile capire come interpretarli, per
procedere sul conto piazza. In linea di massima è possibile stabilire che dinanzi ad ognuno di loro corrisponde un segnale operativo diverso. Eccoli:

  • Resistenza R1: ad essa corrisponde un segnale di vendita.
  • Resistenza R2: trend rialzista, bisogna vendere se è stato infranto.
  • Supporto S1: se viene toccato si consiglia di acquistare.
  • Supporto S2: vendere, tendenza ribassista.

Come utilizzare i pivot point

Sono la direzione generale del mercato: rialzista o ribassista. Vengono impiegati per capire qual è il rischio dei minimi indicatori per aprire una posizione e vendere se c’è resistenza.

L’analisi di questi punti è utilizzata anche come indicatori per definire l’andamento per una settimana o un mese.

Saranno indispensabili dunque per scoprire le opportunità del momento, come dei veri e propri segnali operativi che indicano se la volatilità è alta e si procede.

Si adottano due tecniche per utilizzarli:

  • Conservativa e attendista, che però potrebbe determinare un ritardo nelle operazioni.
  • Aggressiva che sfrutta i breakout massimizzando il tentativo di generare profitto.

Usare i pivot points in una strategia di trading

Il punto cardine funge da indicatore dell’andamento di una determinata piazza solamente nel momento viene inserito in un piano più ampio, altrimenti è pura teoria astratta e congetturale.

L’insieme di essi fornisce il bias di un trend attraverso l’utilizzo complementare di due modalità:

  • Bounce
  • Breakout.

Se si facesse una recensione dei due termini tecnici si potrebbe dire che entrambi sono molto utilizzati anche nel linguaggio comune, ma nella finanza acquistano un valore particolare.

Per Bounce siindica il “rimbalzo” sulle linee pivot del titolo, che diventa indicatore max per acquistare o vendere.

Quando si parla di una recensione sui Breakout invece ci si riferisce al “the point break”, cioè al punto di rottura di un grafico che indica se il prezzo ha avuto uno slancio.

Per esempio nel momento in cui le quotazioni sono superiori al PP si parla di sentimento bullish i trader potrebbero essere aggressivi. Al contrario, se sono sotto ai livelli PP si ha un sentiment bearish.

Ed è proprio lì che vanno fissati gli stop loss e take profit in una strategia di conservazione e salvaguardia del proprio portafoglio azionario.

In quali mercati utilizzare i Pivot Points?

Questo metodo di trading potrebbe venir sfruttato per qualunque tipo di titolo.

Nell’indice borsistico spagnolo, Ibex 35, si crea un grafico H4. Nell’EUR/USD è funzionale in un grafico di 30 minuti con pivot giornalieri.

Nel Gold è impiegato sia sull’oro che sulle materie prime con punti day by day. Mentre nell’indice tedesco DAX 30 calza a pennello.

Quali informazioni ti dicono i pivot points?

Letteralmente “Cosa ti dicono i pivot point ?” Il grafico sul quale sono visibili i punti cardine dicono dove piazzare gli ordini, se vendere e acquistare, che option scegliere.

Metodo di analisi tra i più semplici, è anche utilissimo per determinare ciò che presumibilmente avverrà. I punti cardine possono essere utilizzati per cercare il reversal o i punti di rottura su R1 o S1.

Mentre per quanto riguarda i livelli R2, R3, S2, S3 vanno ritenuti come dei punti per l’uscita, in quanto espressione di un market ipercomprato o ipervenduto.

Per capire meglio come funziona questa strategia ecco un caso.

Stabiliamo che in una giornata di trading sul Dax si hanno i seguenti dati.

PP: – R3: 10991.28 – R2: 10886.06 – R1: 10777.52 – PP: 10672.30 – S1: 10563.76 – S2: 10485.54 – S3:10350.00

Seguendo le indicazioni della giornata precedente, avremmo eseguito un ordine di vendita sui livelli 10777.52 per una unità di Dax e avremmo preso il target a 10672.30 conseguendo un profitto di 105.22 €.

Questa è una situazione concreta basata sulla giornata dell’8 Settembre 2016, da cui si evince il possibile guadagno che si potrebbe avere nell’utilizzo di questa tecnica.

Usare i pivot points con etoro

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Su www.etoro.com è possibile utilizzare questo metodo integrandola però ai metodi utilizzati dai professionisti grazie alla funzione “copy trading”, nella quale si può imparare a fare trading applicando le tecniche di chi lo sa fare da tempo.

La tattica di PP è particolarmente utile in indici e azioni, per capire come procedere ad una chiusura o ad un acquisto.

Inoltre, è lecito utilizzarla anche nel trading cfd (Contratti per Differenza). In questo caso si utilizza una predilezione intra – day (time frame: 30 min and 1 h).

Sulla base dell’andamento evidenziato nello schema si va in long o in short sul mercato. Nel primo la candela si apre sopra il Pivot Centrale, determinando un trend rialzista. Nel secondo invece è al ribasso.

Su etoro è possibile anche utilizzare questa linea per i forex, qui i livelli messi in luce, risultano molto affidabili. In particolar modo quando si seguono gli orari di apertura delle Borse.

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La piattaforma etoro è affidabile?

EToro è fra le migliori in rete. Infatti è affidabile, social e rispetta gli ordinamenti vigenti. Ha ottenuto sempre rispettato le leggi della Cyprus Securities and Exchange Commission, Cysec.

E dal 2018, onora anche la regola dell’ESMA, è inoltre fornita dell’autorizzazione Consob.

Questo broker online in Australia possiede l’Australian Financial Services License (AFSL), numero 491139 emessa dall’Australian Securities and Investments Commissione (ASIC).

eToro.com è uno dei siti in cui è possibile fare trading cfd in maniera sicura, imparandone il funzionamento grazie alle demo gratuite, chiunque può diventare un buon broker.

Safe and Smart” potrebbe racchiudersi in queste due parole la politica di uno dei traders più affidabili in circolazione. Per accedervi alla sezione demo basta accedere alla pagina: www.etoro.com.

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Pivot Points vs. Fibonacci Retracements

I Fibonacci Retracements hanno lo stesso scopo dei PP: segnali per le aree di resistenza e supporto, ma lo fanno in maniera differente.

Fibonacci contrassegna due punti di prezzo: uno è il max indicatore e l’altro il minimo, creando così dei livelli tra di essi.

I ritracciamenti e le estensioni di Fibonacci dunque si generano su qualunque parte del grafico: basta individuare due punti e vengono calcolate le varie percentuali.

Ma non c’è bisogno di farlo autonomamente, online esistono tanti calcolatori automatici nelle varie piattaforme. Mentre con i Pivot non è così, la base sulla quale si opera è quella determinata alla fine del giorno precedente.

Qual è il calcolo aritmetico che utilizza il metodo Fibonacci?

Stabilendo che H indichi il prezzo più alto, L il minimo indicatore e C quello di chiusura.

Le formule da utilizzare sono le seguenti:

  • R3 = Pivot + 1.000 * (H – L)
  • R2 = Pivot + 0.618 * (H – L)
  • R1 = Pivot + 0.382 * (H – L) Pivot = (H + L + C) / 3
  • S1 = Pivot – 0.382 * (H – L)
  • S2 = Pivot – 0.618 * (H – L)
  • S3 = Pivot – 1.000 * (H – L)

Ma ci sono anche altri modi per utilizzare questo metodo, come ad esempio il Breakout Trade, il Pullback, Breakout of resistance, Macd e moving average, Camarilla, Woodie e Pivot Bull.

Breakout Trade

Si verifica quando c’è un’apertura negativa che viene sfruttata al max. Si agisce vendendo sotto la linea del canale al ribasso quando preventivamente si ha ordinato uno stop loss poco al di sopra
della linea superiore.

Pullback Trade

In tale situazione il prezzo va oltre la linea S1 e subito dopo cambia orientamento. Per agire con il Pullback Trade bisogna impostare la vendita sotto il livello del supporto e lo stop loss invece sopra il pullback. Target sul livello S2.

Breakout of Resistence

Il costo si avvicina al livello S1 quasi a formare un canale. Se arriva a formarlo si fa un ordine d’acquisto sopra la linea superiore di esso; mentre al di sotto di quella inferiore si pone lo stop loss. Il target impostato è la linea pivot, mentre quello secondario si trova sul livello R1.

Mentre i due metodi precedenti presentavano numerose criticità, questo invece le riduce notevolmente ed è consigliabile.

Macd e Moving Average

Attraverso l’utilizzo di due medie mobili è possibile stabilire il breakout. È consigliabile inoltre utilizzare plurime option di medie mobili al fine di trovare quella che meglio si adatti alla piazza. Inoltre, va stabilito un segnale di anticipo e una conferma di rottura.

Carmilla

A differenza di quanto elencato finora nei tre punti precedenti con Carmilla si va a conoscere un sistema per il calcolo.

Da cosa è caratterizzato? Carmilla si basa su un presupposto fondamentale: i prezzi ritornano tutti verso la media. Così,
anche ogni asset andrà verso quella direzione.

La gran parte delle piattaforme online presenta il calcolo automatico di Carmilla, ma per coloro i quali preferiscono fare un po’ di matematica, l’equazione che si utilizza è la seguente:

C = Prezzo di chiusura; H = High, massimo; L = low, minimo.

  • PP = (H + L + C) / 3
  • S1 = C – ((H – L) x 1,0833)
  • S2 = C – ((H – L)) x 1,1666)
  • S3 = C – ((H – L)) x 1,2500)
  • R1 = C + ((H – L)) x 1,0833)
  • R2 = C + ((H – L)) x 1,1666)
  • R3 = C + ((H – L)) x 1,2500)

La metodologia Woodie

Ecco un altro sistema per il calcolo dei punti cardine che ha alla base un altro concetto: dopo i livelli calcolati, il trend dovrebbe cambiare completamente direzione.

Ecco l’equazione che utilizza il sistema Woodie:

PP = Prezzo del punto pivot; H = Massimo; L = Minimo

  • PP = (H + L + (O * 2)) / 4
  • R1 = (2 * PP) – L
  • S1 = (2 * PP) – H
  • R2 = PP + (H – L)
  • S2 = PP – (H – L)
  • R3 = H + 2 * (PP – L)
  • S3 = L – 2 * (H – PP)

Pivot Bull

Semplice e privo di equazioni complesse, questo metodo stabilisce l’andamento in base alle contrattazioni giornaliere.

Se si trovano al di sopra del PP è possibile operare perché il segnale determina una tendenza rialzista.

I minimi indicatori su cui si deve agire è stato fissato a 30 pip Pivot Point con pullback verso la linea di Pivot. Dopodiché si utilizzeranno vantaggiosamente tutti i rimbalzi delle candele rialziste.

Quali sono i limiti dei pivot points?

Dal confronto tra Fibonacci e Pivot Point viene evidenziato uno dei maggiori limiti di questo approccio.

Il modo in cui vengono calcolati i vari punti ha un’efficacia variabile a seconda del traders: alcuni si trovano bene, altri no perché non tiene conto di altri fattori, è statico, mentre il prezzo si sposterebbe avanti o indietro rispetto a questi punti fissi.

In questo caso l’andamento oscillante genera confusione, ed è proprio per questo che quanto detto finora va considerato nel vagliare le migliori tecniche di trading, che prendono in considerazione molteplici fattori.

Conclusioni: i nostri consigli per utilizzare al meglio la strategia pivot point

Per quanto sia utile questa tecnica la strategia pivot point, non è un sistema di trading completo.  Bisogna quindi integrare altre competenze come un’accurata gestione del money management perché alla fine è quello che fa la differenza.

Ma non solo, deve completarsi con la scelta del tipo piazza in cui operare, come uscirne, etc.

Non è necessario utilizzare tecniche di calcolo complicate ed astruse, si potrebbero sfruttare appieno le potenzialità anche con le tecniche standard che definiremo “clever and quick”, intelligenti e veloci.

Il consiglio che diamo in questa recensione, per imparare gratis come sfruttare al meglio questa maniera per provare a guadagnare investendo, è utilizzare piattaforme che permettano di simulare il trading cfd gratis con una demo.

Nelle quali selezionare le varie option, calcolare i propri margini di guadagno e procedere. Se si sbaglia o si perde, si ritorna al precedente input e si
seleziona un’altra scelta sempre gratis.

Solamente con l’allenamento e la possibilità di sbagliare senza rischi finanziari è possibile imparare le migliori strategie per provare a generare guadagni.

Inoltre bisogna ricordare sempre che per una vincente ha bisogno di adattarsi all’asset giusto, altrimenti si rischia di perdere comunque.

Ad esempio questa linea operativa è molto indicata sull’asset Fedex (soprattutto se si punta su coppie di valute che hanno il dollaro americano) o su quello delle materie prime.

Ovviamente, essendo una tecnica basata su una teorizzazione matematica, non si deve pensare che sia affidabile al 100%, qui entra in gioco la bravura del trader e la sua flessibilità nell’adattarsi ai movimenti delle azioni.

Per questo è consigliabile fare tanta esperienza e cercare le recensioni di  diverse piattaforme, ma soprattutto bisogna fissarsi dei limiti, per evitare di perdere più di quanto si guadagni.

Domande Frequenti | Pivot point

✅ Cosa significa pivot point nel trading?

Sono i livelli di supporto e resistenza che determinano l’andamento sul mercato di determinate azioni. Indicano le probabili reazioni nella finanza dove collocare stop loss e take profit.

Suddiviso in 7 punti: 3 di resistenza, 3 livelli di supporto e un punto “caldo”, di svolta. Sono livelli oggettivi, calcolati matematicamente, che riducono a zero l’istintività nel trading.

✅ Con quali altre strategie posso usare i pivot point?

I punti cardine sono utilizzati con il Bounce (cioè i rimbalzi del titolo sulle linee pivot) e il Breakout (cioè dopo un punto di rottura, quando viene superata una soglia). Ma è consentito utilizzarli anche con Fibonacci, pin bar e Marubozu.

✅ La strategia del pivot point funziona?

Sì, i pivot point funzionano se inseritai in una fase di range trading, all’interno di un money management più complesso e generale. Serve ad automatizzare l’operatività e anticipare le reazioni della piazza, indicare i punti sensibili e i segnali di ingresso ed uscita.

✅ Bisogna essere un professionista per usare i pivot point?

Le piattaforme di trading offrono la possibilità di calcolarli automaticamente, tuttavia anche se non si è un professionista, è necessario conoscere le basi dell’uso di questa tecnica, che sono spiegate in questa guida completa.

✅ Si possono utilizzare con i forex?

Sì, questo metodo andrebbe benissimo anche su questo mercato considerando l’elevata volatilità. Per operare sulla borsa EUR/USD è consigliabile farlo dalle 15:30 alle 17:30, valutando con attenzione dove ordinare lo stop loss.

✅ Qual è la formula ?

I pivot point si conteggiano con diverse tecniche fatte dai broker, ma la standard e anche più semplice di tutti utilizza la seguente equazione:

AP = (H + L + C) / 3, dove AP sta per Average Price, H per prezzo massimo, L per quello min e C per quello di chiusura. Dopo che si ha il valore dell’Average Price è possibile stabilire attraverso formule aritmetiche il valore di ogni singolo punto S e R.

✅ Si possono utilizzare i pivot point per le opzioni binarie?

Sì, questo modo per operare nel trading si adatta perfettamente alle option binarie e ne limita le operazioni in perdita. Per farlo bisogna sfruttare i segnali operativi che i punti cardine forniscono.


Per saperne di più sulle tecniche di trading online, controlla le nostre guide dettagliate: