Minare Ethereum: come fare e da dove iniziare? Ecco la guida completa 2024

Ultimo aggiornamento il 13/04/22

Chissà quante volte hai letto o sentito dire di “minare Ethereum”, ma sei sicuro di conoscerne davvero il significato nel suo dettaglio? Sei sicuro di sapere come si fa? Questa guida dei esperti è un ulteriore approfondimento del nostro lavoro per spiegare come minare criptovalute e serve proprio per non lasciare nulla al caso su di un tema capace di farti realizzare guadagni anche molto importanti.

Pronto a questo passo fondamentale con cui veder spalancate le porte del mining di Ethereum? Noi siamo qui apposta per accompagnarti di questo breve quanto esauriente percorso di conoscenza.

Iniziamo? Non resta che leggere.

Come minare ethereum?

Cominciamo con il tracciare qualche “linea base” di Ethereum (ETH), una criptovaluta nata nel 2015 e che rappresenta una piattaforma open source e decentralizzata che, anche se con caratteristiche diverse, si fonda sulla blockchain come fa Bitcoin.

Per quanto se ne parli spesso (lo abbiamo fatto anche noi proprio ora) come crypto, in verità il “conio digitale” si chiama Ether, mentre Ethereum è sia il nome della piattaforma che del linguaggio di programmazione utilizzato sulla sua blockchain, nella quale gli sviluppatori eseguono i cosiddetti smart contracts alla base del suo funzionamento.

L’Ether è un token digitale che viene utilizzato per pagare le transazioni eseguite sulla blockchain ed anche per “ricompensare” i costi di calcolo necessari per generarla (appunto il famoso “minare ethereum”): una valuta ormai così sviluppata da essere diventata la seconda per importanza dopo i bitcoin stessi.

Come farlo

Ma arriviamo al punto in questione: come minare Ethereum?

La procedura per fare mining di ETH è del tutto paragonabile a quella necessaria per minare bitcoin e tutto sta nell’elaborazione di calcoli matematici su equazioni crittografate con l’obbiettivo di trovare le chiavi per la loro risoluzione così da aggiungere nuovi blocchi alla blockchain di Ethereum: caso questo che viene appunto premiato in ETH, il che poi è il fine ultimo per chi vuole guadagnare facendo mining.

Una differenza fondamentale per i miners di Ethereum rispetto a coloro invece impegnati nel minare bitcoin, sta nella quantità massima di nuovi token da poter emettere, che nel caso degli ETH sono 18 milioni all’anno, mentre per i BTC sono invece un numero finito.

In qualsiasi caso dal punto di vista tecnico per minare Ethereum servono dei computer in grado di sostenere il continuo calcolo informatico necessario all’elaborazione dei blocchi utilizzando la loro memoria GPU: terminali tendenzialmente più contenuti per capacità rispetto a quelli impiegati per il mining di bitcoin, ma comunque particolarmente prestanti e soggetti a notevole dispendio energetico.

Questa soluzione è quella necessaria sia per minare indipendentemente che per prendere parte ad un mining pool (che spiegheremo nel dettaglio a breve), ma esiste anche la possibilità di utilizzare il così detto cloud mining, ovvero la sottoscrizione a servizi che permettono di “noleggiare” potenza computazionale via cloud.

Minare ethereum: da dove cominciare?

ethereum

Entriamo un po’ più nel pratico e vediamo come minare Ethereum dal punto di vista tecnico applicato, una procedura che come abbiamo appena accennato può venire percorsa in vari modi differenti e che implica alcune conoscenze sia dal punto di vista pratico che tecnico.

Per procedere con successo nel mining di ETH non solo serve hardware adeguato, ma anche un software dedicato a questo scopo che permetta di eseguire i calcoli necessari a sbloccare i blocchi della catena su cui si basa questa criptovaluta: tutti aspetti che approfondiremo nel dettaglio qui di seguito.

Iniziamo subito andando con ordine.

Software per minare ethereum

Minare ethereum non è solo questione di hardware, ma tanto per cominciare di software: al di là della potenza di calcolo messa a disposizione dal sistema informatico utilizzato, un ruolo fondamentale è appunto quello del programma scelto, che è poi di fatto il “media” attraverso quale il calcolo viene finalizzato alla risoluzione dei blocchi che porta al mining di ETH.

Di software per minare Ethereum ne esistono naturalmente moltissimi, ma a fronte di un approfondimento dettagliato quelli che più ti consigliamo sono i seguenti:

  • EasyMiner: derivato da CGMiner e da BFGminer questo programma si propone con un un’interfaccia estremamente intuitiva e che permette di minare utilizzando la GPU sia delle schede grafiche Nvidia che AMD in una modalità soprannominata 2Video. Questo oltre alla doppia opzione sia di mining indipendente che in pool.
  • CGMiner: presente dall’ormai lontano 2011 il programma risulta tra i più scelti per il mining in generale e non solo per gli ETH, questo perché compatibile sia con l’hardware GPU che con quello ASIC dedicato ai Bitcoin. L’interfaccia utente risulta molto semplice ed è compatibile tanto con MacOC, quanto con Windows e Linux. Anche in questo caso è presente la doppia opzione per il mining sia indipendente che in pool.
  • ETHminer: programma tanto adatto ai miners professionisti quanto a chi alle prime armi grazie ad un’usabilità molto semplice ed una grande resa produttiva sia su MacOS che su Windows e Linux. Funziona anche per minare le altre crypto che usano l’algoritmo ethash e può venire integrato con l’interfaccia grafica WinETH perfetta per lavorare con la GPU delle schede grafiche Nvidia.
  • PhoenixMiner: è strutturato per lavorare sia con la GPU delle schede grafiche Nvidia che quelle AMD girando tanto su Windows quanto su Linux offrendo un’interfaccia user friendly che permette di minare tutte le criptovalute basate su algoritmo ethash a fronte di una delle commissioni più basse che ci siano in assoluto in questa categoria di software dedicati al mining.
  • BFGMiner: per gli amici Bitcoin Freaking Good Miner, questo non solo perché ottimo, ma perché compatibile sia con l’hardware GPU dedicato ad Ethereum che con quello ASIC necessario invece per l’estrazione dei bitcoin. Una nota molto positiva è che risulta essere del tutto gratuito nel suo utilizzo, per il quale è richiesta (ma non obbligatoria) una semplice donazione.

Conoscenze necessarie

Le conoscenze necessarie a minare Ethereum con successo sono sia sul piano software che hardware, per quanto per le prime bisogna dire che si tratti di una conoscenza per lo più generica visto che i programmi (come quelli citati poco fa) lavorano per lo più in automatico.

Sul piano hardware gli ETH sono meno “esigenti” dei bitcoin visto che richiedono meno risorse di sistema e che, vedendo elaborati con le GPU delle schede grafiche, non impongono l’acquisto di un computer dedicato, ma ci sono comunque alcuni “ma”: ovvero degli aspetti da tenere in forte considerazione e che non sempre vengono considerati tra le conoscenze primarie da dover avere.

Quali sono alcuni degli elementi di cui tenere sempre conto sul piano hardware? Eccovene alcuni che consideriamo tra i più importanti proprio perché semplici ma non sempre valutati correttamente:

  • L’hardware per il mining di Ethereum consuma notevoli quantità di energia elettrica, il che ha un’impatto sia sull’organizzazione personale che, ovviamente, cui costi.
  • Un computer per mining tende al surriscaldamento ed alla rottura, così come necessita di ventole potenti e spesso rumorose.
  • Una sola unità di mining non prospetta grandi guadagni ed è quindi preferibile lavorare con un sistema di più computer, il che oltre ad aumentare i costi dell’operazione impone esigenze di spazio non sempre soddisfabili da tutti.

Entrare in un pool di minatori di Ethereum

Quella rappresentata dal prendere parte ad un pool di mining è una strada a cui già abbiamo fatto accenno ma che senza dubbio merita un approfondimento visto che risulta essere una delle opzioni maggiormente scelte al giorno d’oggi.

Un mining pool è letteralmente una squadra adibita al minare Ethereum lavorando in modo congiunto: una possibilità che permette di condividere la propria potenza di calcolo con altri miners che fanno la stessa scelta, questo in funzione di operare con maggiore potenza e con un potenziale di successo ben più alto.

Come sempre parlando di strade alternative ci troviamo davanti ad una serie di vantaggi e svantaggi da tenere bene da conto prima di decidere quale intraprendere ed anche nel caso dei mining pool le variabili certo non mancano.

I maggiori vantaggi di minare attraverso un pool stanno fondamentalmente nella possibilità di sfruttare una potenza di calcolo complessiva (quella appunto del pool) che risulta ben superiore a quella che potremmo mettere a disposizione di noi stessi facendolo individualmente, ma possiamo dire che gli svantaggi stiano più o meno nello stesso aspetto: le revenues ottenute da un pool vengono infatti suddivise in modo proporzionale al contributo dato alla causa, il che naturalmente premia principalmente coloro che dispongono di sistemi informatici dedicati molto potenti lasciando solo “le briciole” a chi invece contribuisce con sistemi domestici di potenza limitata.

Insomma, al di là delle dovute proporzioni il problema sembra rimanere più o meno lo stesso sia che si parli di mining individuale o in un pool: per poter minare Ethereum considerando di ottenere profitti effettivamente importanti servono investimenti molto consistenti sul piano hardware.

screenshot ethereum interface

Quanto si può guadagnare minando ethereum?

Non è possibile “standardizzare” i possibili guadagni del minare Ethereum, questo perché si tratta di un’attività che porta frutti direttamente proporzionali alla potenza di calcolo di calcolo di cui si dispone: più alto è il potenziale computazionale (e quindi anche il costo) del nostro sistema informatico più blocchi si avrà la capacità di sbloccare in meno tempo e, di conseguenza, maggiori saranno i possibili guadagni che derivano dalla nostra attività di mining.

Per stabilire i potenziali guadagni esistono dei simulatori online che in base alla potenza del nostro hardware, al costo dell’energia elettrica necessaria e ovviamente al valore corrente di Ethereum sono in grado di darci una stima delle possibili revenues: una risorsa che consigliamo vivamente di utilizzare così da comprendere bene se ne valga la pena in termini di rapporto costo/beneficio.

Quanto investire per minare Ethereum?

Quanto investire in mining è una scelta del tutto personale e chiaramente legata a doppio filo sia alle possibilità economiche di ciascuna persona quanto agli obiettivi di guadagno che ognuno si prefigge: senza dubbio più investiamo più possiamo prevedere di guadagnare, questo perché l’investimento risulta essere in termini informatici ed utile ad approntare un sistema hardware che risulti il più prestate (e quindi il più produttivo) possibile.

Si parla di investimenti che possono andare da centinaia a svariate migliaia di euro e che quindi vanno ben calibrati in funzione dato per cominciare delle possibilità economiche di cui ciascuno dispone.

Il nostro consiglio a questo proposito é uno e molto semplice: non esponetevi mai troppo cercando di disporre di sistemi che potrebbero rivelarsi antieconomici sia nella loro strutturazione che nella loro gestione, è sicuramente più saggio iniziare con qualcosa che non implichi un esborso rischioso per poi ampliarne la “potenza di fuoco” reinvestendo parte dei guadagni man mano che l’attività di mining porta i suoi frutti.

Trading o mining ethereum: cosa scegliere?

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Arriviamo quindi ad un altro punto fondamentale di questa guida, perché se fino ad ora abbiamo parlato di tutti i dettagli relativi al minare ethereum, ora vogliamo invece trattare la possibilità di utilizzare questa crypto come asset per fare investimenti con il trading online proposto dai migliori broker che ci siano sul mercato.

Quella del trading è una possibilità che ben conosciamo e che è protagonista indiscussa del nostro sito quindi, se sei un lettore abituale, sicuramente sai che può essere fatto utilizzando tanti di versi asset come punto di riferimento, di cui uno dei più interessanti sono sicuramente gli Ethereum.

Cosa significa fare trading online su Ethereum? Significa fondamentale utilizzare il loro valore di mercato come punto di riferimento per l’acquisto di opzioni atte a speculare su un suo eventuale aumento o diminuzione per investire denaro sia a breve che a medio o lungo termine.

Una possibilità questa che non implica né l’acquisto di criptovaluta né la strutturazione di un impianto hardware per minarla, il che naturalmente rende la possibilità di guadagno ben più snella e svincolata di grandi investimenti.

Mining o trading? Cosa scegliere?

Cosa preferire tra minare Ethereum o utilizzarli come asset di trading? Tutto dipende dalle nostre necessità, ma anche dalle possibilità di investimento che vogliamo e possiamo fare per conseguire i nostri obbiettivi.

Quel che possiamo dire con certezza è che il trading fatto con broker di qualità come ad esempio eToro, Plus500 o Avatrade risulta essere senza dubbio più adatto ai trader, anche a coloro che contemporaneamente risultano attivi nel mining, mentre il contrario non è esattamente lo stesso.

Non è certo nostra intenzione scoraggiare nessuno di coloro che voglio minare ETH, però è giusto aver ben chiaro che si tratta di un’attività onerosa tanto dal punto di vista economico quanto da quello energetico, oneri che il trading online invece non ha risultando quindi davvero adatto a tutti.

Vantaggi del mining di ethereum

Se migliaia di persone nel mondo si dedicano con tanta solerzia (e con fior fior di investimenti) nel minare Ethereum è naturalmente perché, se fatta in una certa misura, questa attività può portare ad importanti guadagni.

Questi guadagni non stanno solamente nel “premio” in Ether che viene ottenuto quando si risolvono con successo i calcoli necessari a sbloccare i blocchi della blockchain di Ethereum, ma soprattutto nel fatto che la criptovaluta guadagnata e prontamente salvata nel proprio wallet digitale va a godere di tutti i vantaggi legati al più o meno costante aumento di valore di mercato che gli Ether vivono nel tempo.

I vantaggi come possiamo vedere ci sono e risultano anche piuttosto consistenti, ma sono tali soprattutto per chi capace di fare affidamento su sistemi informatici potenti che necessitano di investimenti importanti per poter venire approntati e gestiti.

Minare Ethereum: limiti e rischi

Minare Ethereum non è un’attività di per sé pericolosa che metta in qualche modo a rischio la nostra sicurezza e personale ed informatica, ma può comunque essere una scelta rischiosa in termini di rapporto costo/beneficio: approntare e gestire il fabbisogno energetico di un sistema informatico potete abbastanza da essere utile a fare mining con successo è una scelta tendenzialmente costosa che può venire intrapresa solamente da alcuni, mentre farlo attraverso un sistema inadeguato (ma meno costoso) potrebbe risultare addirittura controproducente sul piano economico.

Il nostro suggerimento quindi è di valutare bene sia i vostri possibili investimenti che le revenues a cui vorreste e potreste andare incontro così da evitare il famoso “passo più lungo della gamba”, questo considerando sempre che attraverso il trading online proposto dai migliori broker c’è comunque la possibilità di guadagnare dagli Ethereum senza dover andare incontro a spese né prima né durante: un possibile compromesso che siamo certi possa valorizzare al massimo le possibilità di guadagno con questa criptovaluta soprattutto per coloro che né vogliono né possono permettersi sistemi di mining di potenza professionale.

Conclusione: la nostra opinione e i nostri consigli sul mining di ethereum

Andiamo così a concludere anche questa guida dedicata al minare Ethereum nella quale i nostri esperti sono sicuri di aver approfondito tutti gli aspetti di un’attività potenzialmente molto remunerativa che però, alla luce di quel che abbiamo spiegato nel dettaglio, non risulta poi così efficace per chiunque in termini di costo/beneficio.

Ma nessuna paura, se siete tra quelli che non vogliono o non possono attrezzarsi per disporre di una struttura informatica adeguata a guadagnare con il mining, c’è comunque la possibilità di sfruttare gli Ethereum come risorsa protagonista del trading online e questo sì che risulta adatto a tutti.

Impara anche come minare altre criptovalute, come bitcoin o litecoin.

Domande Frequenti | Minare Ethereum

✅ Perché minare Ethereum?

Se ti stai chiedendo il perché del minare Ethereum la risposta è davvero molto semplice: si fa per guadagnare. L’attività di elaborazione dei blocchi che stanno alla base di questa blockchain richiede un continuo e costante sforzo computazionale che avviene grazie alla collaborazione degli utenti della piattaforma Ethereum, uno sforzo che (quando porta ad un successo) viene premiato attraverso Ether che finiscono direttamente nel nostro wallet digitale nel quale conservare la criptovaluta vedendola crescere di valore (ovvero una prima possibilità di guadagno) o dal quale venderla così da realizzare immediatamente un profitto in valuta comune (cioè una seconda possibilità di guadagno).

✅ Vale la pena minare Ethereum?

Per capire se valga o meno la pena di minare Ethereum bisogna innanzitutto valutare quali siano le tue intenzioni e, di conseguenza, gli investimenti che sei pronto o meno a fare. Se il desiderio è di provare ad arricchirsi minando questa criptovaluta andando quindi incontro ad un’attività di mining intensa e massiva, allora bisogna essere pronti ad un investimento consistente sia in termini di hardware che di fabbisogno energetico. Se invece non si vuole (o semplicemente non si può) fare investimenti consistenti allora l’attività di mining potrebbe non risultare così valida in termini di rapporto costo/beneficio e va quindi messa in discussione.

✅ È necessario unirsi a un pool?

Unirsi ad un mining pool per minare Ethereum non è strettamente necessario, ma risulta senza dubbio essere una delle possibilità più interessanti quando vogliamo usufruire dei benefici di una potenza di calcolo complessiva più alta di quella di cui potremmo disporre individualmente. Ma naturalmente non è una possibilità esente da difetti, questo perché i guadagni di un mining pool risultano essere proporzionali alla potenza computazionale messa a disposizione del pool di mining, il che ovviamente non lascia ampi margini a coloro che condividono un hardware dalle possibilità limitate come normalmente sono quelli dei “minatori occasionali” che non si organizzano in funzione da avere un sistema informatico particolarmente performante.