L’indicatore MACD: Come sfruttarlo a proprio vantaggio nel trading

Ultimo aggiornamento il 10/02/22

Per riuscire a trarre profitto dal trading online occorre conoscere gli strumenti tecnici in grado di aiutare l’investitore a stendere una rete di salvataggio intorno ai suoi soldi. Solo in tal modo sarà possibile attenuare il livello di rischio connesso ad una attività di questo genere.

Per chi non vuole lasciare nulla al caso, gli indicatori sono in grado di rivelarsi un prezioso ausilio. Tra di essi una menzione spetta anche all’indicatore MACD. Andiamo a scoprirlo in questa guida, in modo da riuscire a valutarne l’effettiva utilità.

Cos’è l’indicatore MACD?

MACD è l’acronimo di Moving Average Convergence Divergence. Si tratta di uno degli indicatori di analisi tecnica più gettonati da parte dei trader di ogni parte del globo. Creato nel corso degli anni ’70 ad opera di Gerard Appel, è un algoritmo che trae origine dalle medie mobili esponenziali.

Il MACD è basato su due linee:

  • la linea del MACD, che può essere ottenuta andando a sottrarre la media mobile esponenziale dei prezzi a 26 periodi da quella a 12 periodi;
  • la signal line del MACD, ovvero la media mobile esponenziale a 9 periodi.

moving average convergence divergence text

Attualmente per MACD si utilizza una versione dell’algoritmo che è il prodotto del lavoro di Thomas Aspray. Fu proprio lui, nel 1986, ad aggiungere la funzione istogramma, termine che indica la differenza tra la linea del MACD e quella segnale. Grazie ad esso, noto anche come central line, è possibile riuscire a visualizzare in maniera più netta l’eventuale divergenza tra tale indicatore e le quotazioni.

Perché è considerato così prezioso l’utilizzo del MACD indicatore? Il motivo è da ricercare nel fatto che la media esponenziale più rapida è in grado di registrare per tempo l’inversione del trend su un determinato asset finanziario, ad esempio il sottostante di un CFD. Si tratti di Forex, CFD o azioni può essere risolutiva in tal senso. Inoltre, incrociandosi con la media di lungo periodo MACD  metterà in evidenza il possibile avvio di una nuovo andamento.

macd visual examples

I vantaggi e i limiti dell’indicatore MACD

L’indicatore MACD, come del resto regola per ogni strumento tecnico di trading, presenta pro e contro, da considerare con molta attenzione.

Tra i primi occorre mettere in evidenza la facilità di interpretazione dei segnali generati, che possono fungere da base per impostare qualsiasi strategia di trading. Una caratteristica tale da spingere molti trader ad utilizzarlo, aumentando di conseguenza la sua effettiva attendibilità.

Per quanto riguarda i possibili svantaggi del MACD, il più evidente è da rintracciare nei falsi segnali che si manifestano ove i movimenti vadano a prolungarsi. Non essendo indicate soglie di eccesso prefissate per il MACD, utilizzandolo sarà praticamente impossibile avere soglie di Ipercomprato e Ipervenduto predefinite.

Come funziona l’indicatore MACD?

Il trading impostato sul MACD si pone un obiettivo preciso: risolvere le problematiche evidenziate dalle medie mobili in maniera tale da dare vita ad uno strumento realmente attendibile per la corretta previsione del prezzo.

Quali sono i difetti delle EMA che si propone di risolvere il MACD? In particolare, la lentezza dei segnali forniti. Un difetto tale da vanificarne in gran parte l’utilità in sede di analisi dell’andamento del prezzo di un set di valute.

Per riuscire a ottenere il risultato prefissato si rende necessario l’impiego di tre medie mobili esponenziali (EMA): la più veloce, da calcolare a 12 periodi, una più lenta, a 26 e la terza, rappresentata dal punto di vista grafico con una sola linea. Proprio questa terza, risultante dalla loro sottrazione, andrà a definirne la differenza.

In pratica, l’EMA veloce è in grado di registrare prima dell’altra il mutamento direzionale del prezzo e andandosi ad incrociare con essa identifica l’inizio di un nuovo orientamento. Trattandosi della differenza tra due indicatori, il grafico del macd la rappresenta mediante una linea unica. Il segnale aumenta la sua attendibilità quanto più rapidamente la media lenta si dirige verso la veloce.

Proprio al fine di riuscire a capire il momento che vede l’incrocio delle due EMA, è stato deciso l’inserimento della Linea dello Zero. In pratica il momento in cui si verifica l’incrocio è quello in cui la linea differenziale formata dalle altre due EMA va a toccare la seconda.

Al di sopra di essa si ha una tendenza al rialzo, la zona di ipercomprato, sotto è al ribasso, denominata zona di ipervenduto.

La caratteristica peculiare del MACD è quindi rappresentato dall’introduzione della Signal Line, media mobile esponenziale solitamente impostata su 9 periodi. Non sono però pochi gli utenti che provvedono a adottare settaggi diversi, con il preciso intento di renderla più adatta al tipo di investimento.

A cosa serve l’indicatore MACD?

Abbiamo quindi visto come funziona il MACD. La domanda chiave, però, è relativa alla sua effettiva utilità. La risposta deve partire da una premessa, riguardante la popolarità delle medie mobili nell’ambito degli indicatori indirizzati all’analisi tecnica. Le stesse, possono essere suddivise in due categorie:

  1. Medie mobili semplici (SMA), che prendono in considerazione tutti gli input ricevuti conferendo loro eguale importanza;
  2. Medie mobili esponenziali (EMA), a loro volta propense ad assegnare maggiore rilievo ai dati più recenti.

Il problema che affligge le medie mobili è rappresentato dalla lentezza in termini di ricezione dei segnali di acquisto e vendita. Per ovviare all’inconveniente, i trader tendono a mixarle con altri strumenti in grado di fornire indicazioni, in particolare quelli grafici.

Il MACD punta a dare una risposta efficace proprio a tale problematica. Per farlo provvede a incrociare due medie mobili fondate su time frame differenti. Il risultato che ne scaturisce è uno strumento in grado di fornire segnali più reattivi alle possibili inversioni di tendenza del prezzo del grafico. A rendere tale questo risultato è proprio la versatilità, tale da spingere un gran numero di analisti e semplici investitori a farne uso.

In particolare, il suo accorto utilizzo su tutti i mercati finanziari rende possibile una corretta valutazione del momentum, la velocità con cui muta la situazione. L’algoritmo, inoltre, consente di comprendere la direzionalità della tendenza e la sua possibile durata.

In tal modo, l’utente è facilitato nella messa in atto delle strategie di trading trend following. Infine, il binomio formato da convergenze e divergenze permette di individuare con maggiore precisione i possibili punti in cui il prezzo potrebbe dare vita all’inversione.

macd graph

Come sfruttare il MACD per il trading

Come abbiamo già ricordato nella nostra guida, il MACD ha il suo grande pregio nella versatilità. Una dote tale da consentirne l’utilizzo in differenti ambiti e modalità di trading. Al fine di migliorare l’attendibilità viene inoltre utilizzato con gli altri strumenti d’indicazione tipici dell’analisi tecnica producendo una proficua sinergia.

Il suo principale utilizzo è quello teso all’individuazione di incroci tra la MACD e la Signal line, i cosiddetti crossover (termine traducibile in italiano con incrocio), oltre a quelli che il primo e la linea dello 0 (central line). In particolare, nel secondo caso occorre tenere a mente che:

  • nel caso in cui la MACD line vada a tagliare in ribasso la central, il segnale ottenuto è relativo ad un mercato in calo. Sul piano operativo ne consegue l’indicazione a vendere (short);
  • in quello opposto il segnale è di tipo rialzista e l’indicazione è invece all’acquisto (long).

Inoltre, grazie al suo apporto è possibile cercare le divergenze tra l’andamento dei valori, si tratti di azioni o CFD, e quello dell’indicatore. Occorre ricordare a questo punto che quelle possibili sono quattro, due regolari e due nascoste, con le prime ad indicare una prosecuzione e le seconde un rallentamento del trend:

  1. Regolare rialzista. Si manifesta nel caso in cui i prezzi segnino minimi decrescenti con il MACD che evidenzia ribassi crescenti;
  2. Regolare ribassista, caso che li vede segnare rialzi crescenti e il MACD segnalare massimi in decrescita. Il fenomeno è il segnale di un rallentamento in atto da parte della tendenza;
  3. Nascosta rialzista, in cui le quotazioni vanno a segnare minimi crescenti mentre il MACD denota minimi in decrescita;
  4. Nascosta ribassista, che fa capolino nel caso in cui a massimi in crescita delle quotazioni corrispondono massimi decrescenti da parte del MACD.

Naturalmente, prima di aprire posizioni in un senso o nell’altro, il nostro consiglio è di testare a lungo le strategie che possono derivarne. Il modo migliore per farlo è sicuramente da rintracciare nell’utilizzo di uno dei conti demo proposti dai broker di trading online. Tra i migliori in tal senso ricordiamo in particolare quello di eToro, totalmente gratuito.

MACD segnali operativi

In un’ottica di operatività, i segnali che è possibile ricavare dall’incrocio tra le due linee di oscillazione possono essere sia relativi alla direzione intrapresa dai mercati che alla posizione tenuta.

Per quanto riguarda la direzionalità, il MACD consente di stabilire la presenza di una tendenza al rialzo oppure in calando. In particolare:

  • se la linea continua si posiziona sopra la linea tratteggiata siamo in presenza di un rialzo;
  • nel caso opposto l’indicatore sta segnalando la presenza di un andamento ribassista.

Se invece si deve optare per inaugurare una posizione o uscirne è necessario che i segnali operativi, siano forniti dalla differential line (in pratica la linea continua). Da qui si può dedurre:

  1. un segnale di acquisto quando la MACD line o fast line (contrassegnata dal colore nero) provvede a superare dal basso verso l’alto la linea segnale (colore rosso), nel corso della fase di calo. Il trend al ribasso è quello sotto la central line;
  2. un segnale di vendita quando la MACD (nera) varca dall’alto verso il basso la Signal Line (rossa), durante una fase di rialzo, quindi nel caso in cui siamo sopra quella centrale.

Alla stregua di strumenti analoghi, anche il Macd permette la rilevazione di possibili difformità tra la reale evoluzione dei prezzi e il risultato fornito dall’oscillatore. La divergenza è negativa nel caso in cui i primi mettano in evidenza massimi in crescita, andando in direzione opposta all’indicazione. E’, invece, positiva ove facciano registrare minimi decrescenti a differenza di quelli risultanti dall’indicatore.

Il MACD e la linea dello zero

Troppo spesso i trader che fanno MACD trading, ad esempio su eToro, sottovalutano o, addirittura, non prendono in considerazione la linea dello 0. Secondo gli esperti si tratta di un errore abbastanza grossolano, in quanto proprio ad essa è affidato il delicato compito di individuare il punto in cui le due EMA danno vita al crossover. Per capirne meglio l’importanza, proprio in questo modo è possibile anticipare la formazione del trend, invece di subirla.

La Signal Line

Non meno importante, nell’ottica di anticipare la formazione della direzione e trarne profitto scegliendo il momento ideale per l’entrata sul market, è la Signal Line. Proprio grazie ad essa, infatti, è possibile riuscire ad anticipare il segnale di attraversamento della linea dello zero. Considerato come proprio riuscire ad anticipare la direzione intrapresa dai mercati costituisca una sorta di rendita di posizione, si può comprenderne la reale importanza.

Ipercomprato e Ipervenduto

Come consuetudine per un altro indicatore molto gettonato dai trader, l’oscillatore RSI, il MACD è frequentemente usato per individuare zone di mercato molto attive. Proprio al loro interno è possibile trarre preziose indicazioni operative, rendendone fondamentale l’individuazione. In particolare, è il MACD a consentire di scovare ipercomprato ed ipervenduto, in pratica gli eccessi di mercato.

Per ipercomprato gli analisti indicano il momento in cui il rialzo del mercato è eccessivo e troppo brusco, dando vita a prezzi caratterizzati da un livello insostenibile. I mercati, infatti, tendono a stabilire nuovi livelli di equilibrio. Ove gli acquisti siano stati eccessivi, è molto probabile che arrivi un ripiegamento. In altri termini possiamo dire che per ipercomprato si intende non solo la presenza di troppi acquirenti, ma anche un livello troppo elevato delle quotazioni, privo di reali fondamenta.

Per ipervenduto si intende invece un analogo orientamento del mercato, ma stavolta al ribasso. La differenza è da ravvisare nel fatto che i valori sono troppo bassi rispetto alle attese. Un andamento di questo genere è parimenti insostenibile e prelude ad un rialzo.

Come è facilmente immaginabile, fatte le necessarie verifiche l’investitore è in grado di approntare la strategia più indicata. Ovvero andare long in caso di ipervenduto e short ove a prevalere sia l’ipercomprato.

Divergenze e Convergenze MACD

Il MACD è un indicatore ideato per seguire il movimento delle EMA. Si ha una convergenza quando le due linee si dirigono l’una verso l’altra, una divergenza quando invece tendono a divaricarsi.

L’elemento cui è affidato il compito di individuare le divergenze è il cosiddetto istogramma, risultante dalla differenza tra MACD e Signal line. Quando si viene a verificare un crossover della linea dello zero, questo inizia a crescere in senso positivo o negativo, a seconda dei dati pervenuti.

Nel caso in cui il valore del MACD oltrepassi quello della media mobile a 9 periodi, il grafico dell’istogramma andrà a posizionarsi sopra di essa. In questo caso sarà cioè positivo, a differenza di quanto accadrebbe ove il valore del MACD fosse inferiore al secondo, posizionandosi in territorio negativo.

Ad ogni variazione del MACD rispetto alla linea dello zero si evidenziano suoi mutamenti da cui l’investitore trae preziose indicazioni. In particolare, dalla crescita significativa di questi sopra tale livello deriva il rafforzamento dell’orientamento rialzista. Di converso, il deciso calo dell’istogramma sotto di esso, indica un aumento del trend al ribasso.

Conclusioni e Consigli utili per usare il MACD

La nostra guida sul MACD volge quindi al termine. Prima di farlo, proviamo però a dare alcuni consigli tesi ad un accorto utilizzo del Moving Average Convergence Distance (MACD). Il primo dei quali consiste nel suggerire l’ipotesi di prenderne in considerazione l’utilizzo soprattutto per le analisi relative al Forex. Non a caso, proprio i broker maggiormente orientati al Forex, nelle loro scuole di formazione insistono molto sui migliori indicatori tecnici.

Prima di inaugurare le proprie operazioni sui mercati, però, sarebbe sicuramente il caso di utilizzare il conto demo. La particolare modalità di simulazione consente infatti di testare quanto appreso senza rischiare il bagno finanziario. Tra le migliori ricordiamo il demo di eToro, la piattaforma famosa a livello globale per il suo copy trading.

Inoltre, occorre ricordare che stiamo parlando di uno strumento, il MACD, non certo infallibile. Se lo fosse, in effetti, tutti i trader che lo usano guadagnerebbero. Purtroppo, però, non è così. Per cercare di esaltarne l’utilità si consiglia perciò di utilizzarlo in concorso con altri mezzi d’indicazione, a partire dall’oscillatore RSI.

Il Moving Average Convergence Distance (MACD) rappresenta un ottimo ausilio tecnico per l’investitore. Occorre però capire che il MACD non offre alcuna certezza di trarre profitto dal proprio commercio. Se è assolutamente consigliabile il suo utilizzo, non lo è di meno la consapevolezza che le oscillazioni dei mercati obbligano a grande attenzione, MACD o meno.


Marzia  Posta | Gestore di portafoglio- Con un master in Finance conseguito presso l’università Luiss di Roma lavora da più di 10 anni presso Unicredit come gestore di portafoglio e risk analyst.