Vendere bitcoin: come e dove fare

Ultimo aggiornamento il 17/06/22

I Bitcoin continuano a essere estremamente ambiti dai trader di criptovaluta di ogni parte del mondo. Nonostante un andamento non proprio esaltante nel corso degli ultimi mesi sulle variazioni del loro prezzo è possibile dare luogo a notevoli affari.

Comprare Bitcoin, però, è operazione che deve essere condotta con criterio, scegliendo il momento giusto per prendere posizione sul mercato. Solo in tal modo si possono porre le basi per vendere Bitcoin in un secondo momento e ottenere il sospirato guadagno. Andiamo quindi a vedere come è possibile farlo con profitto.

Come vendere i bitcoin?

Per poter vendere e acquistare criptovalute, si tratti di Bitcoin o altro token, è naturalmente necessario avere a propria disposizione un computer e una connessione a Internet. Stiamo in effetti parlando di denaro virtuale e non di valuta reale, che per funzionare esige delle infrastrutture digitali adatte a facilitarne lo spostamento da un nodo ad un altro della rete.

Una volta che sia stato esaurito questo primo adempimento, esistono vari modi di vendere Bitcoin e cercare di lucrare sulla differenza di prezzo. Lo si può fare in primo luogo presso un exchange di cripto-valuta (Binance e Coinbase sono i migliori, o comunque i nomi più famosi in assoluto), dopo avere aperto un conto ed essersi dotati di un wallet.

Oppure esiste la possibilità di utilizzare allo scopo uno sportello ATM (Automated Teller Machine) crypto, ove se ne abbia uno a disposizione. O, ancora, ricorrendo a strumenti come Hype o Paypal, che consentono di farlo ai propri utenti.

La cosa realmente importante è che si riesca a individuare il momento ideale per farlo, ovvero quando è più ampia la forbice tra la quotazione di acquisto e quella attuale. A meno che non si decida di ricorrere ai CFD (Contract for Difference) proposti dai broker di trading online. In un caso di questo genere è possibile guadagnare ove venga a verificarsi un calo della quotazione, a patto di formulare la previsione giusta. Questo è uno dei principali motivi, anche se non certo l’unico, che spiegano il crescente successo dei CFD.

Il 67% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario sapere come funzionano i CFD e se ci si può permettere di perdere i propri soldi.
Leggi la recensione completa etoro.

Dove vendere i bitcoin

Esistono vari modi di vendere Bitcoin e cercare di lucrare sulla differenza dei prezzi di acquisto e vendita. Come abbiamo ricordato in precedenza esiste la possibilità di farlo ad esempio presso i migliori exchange di criptovaluta (Binance e Coinbase in primis), aderendo alla proposta di un conto come Hype o facendo ricorso ad una piattaforma di trading online, ad esempio eToro.

Occorre però sapere che qualora si decida di acquistare e vendere Bitcoin direttamente occorre prima dotarsi di un wallet. Come tale si intende un portafoglio elettronico delegato a conservare i token e tenerli fuori dalla portata dei malintenzionati. Gli hacker, in effetti, rappresentano un vero e proprio incubo per tutti coloro che devono detenere i token acquistati per poterli commerciare in un secondo momento.

Il problema è che occorre configurare al meglio i portafogli in questione. Si tratta di un’operazione non alla portata di tutti, tanto da spingere molti trader a ripiegare sull’affitto di quelli offerti da broker e scambi di valuta, con conseguente spesa aggiuntiva.

Se si vuole evitare ogni complicazione e spesa in tal senso, si può invece investire in CFD, ovvero i classici derivati che vanno a riflettere fedelmente la quotazione di un sottostante. In una eventualità di questo genere le criptovalute non vengono detenute togliendo di mezzo anche le preoccupazioni legate ad eventuali attacchi hacker. È questo uno dei motivi che spinge molti trader ad utilizzarli per investire su BTC e altri asset virtuali.

una foto bitcoin gold

Exchange per vendere bitcoin

Come abbiamo già ricordato, il primo metodo per riuscire a vendere Bitcoin è quello di ricorrere ad un exchange, ovvero una piattaforma di scambio, da scegliere naturalmente tra i migliori. Ove si decida di procedere in tale senso occorre aprire un conto, depositare la valuta fiat che si intende utilizzare e scegliere l’importo da convertire nell’operazione.

All’exchange, si tratti di Coinbase, Binance, Kraken o altro, spetta una commissione per ogni operazione intrapresa.
Per farlo, occorre un portafoglio elettronico e in tal caso si può scegliere tra:

  • custodial wallet, proposto dalla stessa piattaforma in affitto, in cambio di un canone periodico;
  • wallet di proprietà, da selezionare tra quelli compatibili con BTC.

Nel primo caso non occorre dare luogo ad alcuna configurazione, ma sono gli esperti a sconsigliarli in quanto i più permeabili ad attacchi da parte degli hacker.
Naturalmente, nella fase di scelta del sito con cui vendere e comprare danaro virtuale, occorre tenere conto di alcuni fattori preliminari.

Tra di essi, in particolare, i profili di sicurezza che è in grado di assicurare, ma anche il livello delle commissioni, che spesso incidono in maniera molto rilevante sulle varie transazioni intavolate. Si consiglia quindi di procedere con la massima accortezza possibile in questa fase, cercando tutte le informazioni possibili in grado di agevolare la scelta finale.

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Vendere i bitcoin su eToro

Anche eToro consente di vendere Bitcoin in assoluta sicurezza, naturalmente dopo averli acquistati. Per poterlo fare la piattaforma israeliana celebre per il copy (o social) trading, integra un portafoglio multivaluta, il wallet eToroX. Grazie ad esso è possibile la compravendita di alcuni dei più popolari token, compresa naturalmente l’icona crypto attribuita a Satoshi Nakamoto.

screenshot etoro iscrizione

Per riuscire a farlo occorre collegarsi alla sezione dedicata agli asset digitali e seguire passo dopo passo la seguente procedura:

  • selezionare il menu “Vendi”, sulla parte superiore del modulo;
  • indicare l’importo dell’operazione;
  • optare per lo stop loss o il take profit, ove si desideri impostare il livello massimo di perdita e quello di profitto per la chiusura dell’operazione;
  • cliccare su “Apri posizione”.

Oltre tale modalità di commercio, però, eToro consente anche di investire sul prezzo di BTC tramite i CFD. Come abbiamo ricordato si tratta di una modalità di commercio più semplice, che consente di guadagnare anche ove si venga a verificare un ribasso dei prezzi, ovvero di vendere allo scoperto, e non obbliga a detenere l’asset.
A questi vantaggi i CFD ne aggiungono anche altri, ovvero:

  • la possibilità di chiudere la posizione aperta in ogni momento;
  • quella di utilizzare la leva finanziaria per movimentare importi significativi anche senza averli realmente;
  • la convenienza in termini di commissioni, estremamente limitate.
  • Oltre all’acquisto diretto e ai CFD, eToro propone anche un ulteriore strumento ai suoi clienti, per fare compravendita di criptovalute, il CryptoCopy Portfolio. Un segnale molto forte della grande attenzione che il broker israeliano riserva agli asset virtuali.

screenshot etoro benvenuto

Adempimenti fiscali e legali per vendere i bitcoin

Vendere Bitcoin dopo averlo acquistato su Hype, tramite exchange o broker d’investimento online, comporta uno spostamento di risorse con la possibilità che, a seguito dello stesso, si verifichi una plusvalenza (un guadagno), oppure una minusvalenza (una perdita). Ciò conduce anche all’apertura di un ulteriore fronte, quello relativo agli adempimenti fiscali e legali da osservare. Un tema troppo spesso ignorato da molti trader, ma di fondamentale importanza.

In particolare, occorre sottolineare che l’Agenzia delle Entrate considera le criptovalute alla stregua di valuta internazionale, senza soffermarsi sul fatto che sia virtuale o meno. In conseguenza di tale impostazione anche il Bitcoin è soggetto alla tassazione riservata alle rendite finanziarie, che prevede l’applicazione di un capital gain pari al 26%.

C’è però un ulteriore aspetto da considerare: gli asset digitali sono molto difficili da tracciare (in alcuni casi non lo possono essere, come accade per le cosiddette privacy coin). Chi li utilizza potrebbe quindi anche pensare di non dichiararne il possesso al fisco, in maniera tale da riuscire a evitare il pagamento delle relative tasse. Per mettersi al sicuro è però consigliabile farlo ogni volta, in maniera da restare nell’ambito della legge ed evitare l’insorgenza di possibili problematiche con gli organi ispettivi.

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Perché vendere i bitcoin?

Vendere i Bitcoin, anche allo scoperto, dovrebbe essere fatto soprattutto per due motivi:

  • in quanto, dopo aver comprato ad un determinato prezzo, il loro valore si è alzato sino a rendere conveniente realizzare;
  • perché, al contrario, la quotazione del token sta regredendo mettendo in pericolo il denaro investito. In questa seconda eventualità si tratta di una semplice presa d’atto della direzione intrapresa dal mercato, con conseguente limitazione della perdita.

In pratica l’operazione di vendita è in grado di rivelarsi un affare o una mossa difensiva tesa a porre le basi per l’apertura di una nuova posizione. Pensare di poter sempre e comunque guadagnare tradando strumenti finanziari è un’idea che non ha praticamente alcun fondamento.

Non esiste infatti investitore che non abbia subito qualche rovescio nel corso della sua attività. I più bravi sono quelli che riescono a procacciarsi guadagni tali da eccedere le perdite. Un dato di fatto che occorre avere ben presente, prima di iniziare a effettuare operazioni in un ambito così rischioso.

I vantaggi e i limiti del vendere i bitcoin

Poter vendere Bitcoin con Hype, Coibase, Paypal o eToro, anche allo scoperto coi derivati, presenta naturalmente vantaggi e svantaggi che bisogna soppesare attentamente caso per caso, così da riuscire a individuare le piattaforme più idonee.

Il vantaggio è naturalmente da ravvisare nel fatto che se si imposta la transazione nel modo più accorto, è più facile guadagnare in maniera notevole, almeno sulla carta. Ci sono trader che hanno saputo farlo ravvisando il miglior punto di entrata sui mercati e quello in cui era opportuna la vendita, guadagnando milioni di euro.

Al contrario gli svantaggi sono conseguenti alla difficoltà connessa con questo genere di commercio. Si tratta cioè di una attività di carattere finanziario e, come tutte quelle rientranti in tale ambito, estremamente rischiosa. Le oscillazioni, che sono il logico corollario alla pubblicazione di informazioni che riguardano l’icona crypto, si traducono in tensioni che non è facile gestire, soprattutto per i trader alle prime armi.

Occorre quindi acquisire una certa esperienza prima di dedicarsi a questo commercio. Praticarlo senza avere le basi adeguate può tramutarsi in una perdita di denaro, costringendo l’investitore ad alienare i propri Bitcoin non per guadagnare, bensì per limitare le perdite.

come guadagnare con bitcoin

Come convertire i bitcoin in euro

Per effettuare la conversione dei propri Bitcoin in euro il modus operandi è in definitiva molto semplice e alla portata di tutti. Il tramite da utilizzare è lo scambio online di criptovalute, ad esempio Coinbase. Per poterlo utilizzare e convertire i propri token in euro occorre aprire un conto e pagare delle commissioni in percentuale sull’importo della transazione.

Proprio Coinbase è uno dei siti di scambio più utilizzati in assoluto al mondo per operare questi processi di conversione. Le commissioni che occorre versare alla piattaforma si attestano all’1,49% del valore convertito, cui deve essere aggiunto un ulteriore 0,15% nella eventualità che si intenda spostare il danaro presso un conto corrente bancario. Grosso modo i costi di queste strutture si equivalgono, quindi è consigliabile optare per quelle più conosciute.

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Vendere bitcoin: conclusioni

Vendere Bitcoin è un’operazione non meno importante di quella relativa all’acquisto dell’icona crypto. È infatti il momento in cui la transazione eseguita dovrebbe farci guadagnare.

Non sempre, però, è questo l’esito della compravendita. Se infatti la posizione è stata aperta in un momento in cui il livello del token era troppo elevato il rischio è che nel periodo successivo possa flettere. In una eventualità di questo genere si presentano due ipotesi:

  • vendere per limitare del tutto o parzialmente la perdita;
  • mantenere aperta la posizione aspettando tempi migliori.

Comprare e vendere Bitcoin è un’attività finanziaria e, quindi, sottoposta alla tradizionale volatilità di questo settore. La cosa realmente importante è saper scegliere il momento giusto per prendere posizione sui mercati, in quanto da ciò potrebbe derivare in larga parte l’esito della transazione.

Come vendere Bitcoin in euro o altra valuta fiat, una volta che si sia presa una risoluzione in proposito? Le possibilità in tal senso non mancano di certo. Sono infatti disponibili strumenti come PayPal, Hype, piattaforme di scambio (Coinbase in primis) oppure broker che offrono servizi finanziari sul web, magari per operare allo scoperto.

Ognuna di queste soluzioni è in grado di offrire vantaggi e svantaggi da soppesare con attenzione. Tra i fattori che possono influire sulla scelta finale c’è in particolare il livello delle commissioni o di sicurezza delle varie piattaforme.

FAQ

✅ E’ conveniente vendere i bitcoin ora?

Vendere in questo momento i Bitcoin può essere un sicuro affare per chi ha comprato quando la loro quotazione era notevolmente inferiore all’attuale. Per chi ha invece investito i propri euro nel token quando il suo livello era alle stelle non lo è assolutamente. Conviene quindi attendere che il mercato torni a crescere e attendere che il valore del proprio tesoro virtuale lieviti di nuovo.

✅ Quando vendere bitcoin?

Il momento di cedere i propri Bitcoin, almeno secondo gli esperti, è quello in cui la criptovaluta si trova in un momento di crescita abbastanza prolungato o comunque intenso. Solitamente, infatti, si assiste a fiammate improvvise, conseguenti alla diffusione di informazioni, con altrettanto repentine cadute del suo prezzo. Riuscire a vendere quando la sua quotazione ha raggiunto il picco e acquistare quando invece la stessa si trova ai minimi potrebbe rivelarsi un vero affare per chi è solito fare trading

✅ E’ redditizio vendere bitcoin?

Vendere Bitcoin o criptovalute in genere è in grado di rivelarsi sicuramente redditizio. Occorre però fare in modo che l’acquisto in euro e la sua successiva vendita avvengano scegliendo con attenzione i tempi giusti. In pratica occorre acquistare quando il mercato è in una fase di ripiegamento e cedere quando il valore di BTC si trova in fase di crescita. In tal modo si apre la possibilità di remunerare al meglio il denaro impiegato.


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Paolo Massimi | Consulente finanziario-  Si è laureato all’università Bocconi di Milano e ha poi effettuato un master alla Columbia university di NY. Ha lavorato per le più grandi agenzie di consulenza in ambito finanziario come EY e McKinsey. Attualmente lavora presso la Banca Popolare di Milano come consulente finanziario.