Comprare Balancer: come e dove farlo al meglio

Ultimo aggiornamento il 27/05/22

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Investire in criptovalute è un’attività ad elevato rischio. Il motivo è da ricercare nel fatto che le valute virtuali danno vita ad oscillazioni molto forti in archi temporali ristretti, addirittura superiori a quelle che già caratterizzano gli asset di carattere finanziario.

Proprio per questo motivo occorre cercare di individuare i pro e i contro collegati ai vari progetti che si propongono di calamitare consensi e investimenti sul mercato. Tra quelli che si propongono in tal senso c’è anche Balancer. Andiamo quindi a conoscere il token più da vicino.

Cos’è Balancer?

Balancer (BAL) è un token Ethereum approntato con il fine di alimentare il protocollo di Balancer, un market maker automatizzato in grado di permettere a qualsiasi utente interessato a farlo la creazione o l’aggiunta di liquidità a centri di scambio. Chi lo fa viene remunerato con una parte della commissione di trading pagata alla rete per l’utilizzo dei fondi stanziati, sotto forma di un coin di servizio.

Ognuno dei centri di scambio Balancer utilizza sino a otto coin, e a ciascuno di essi viene assegnata una ponderazione personalizzata, tale da potersi assestare sino ad un minimo del 2% sul totale.

Il progetto Balancer (BAL) è stato lanciato nel settembre del 2019, su impulso di Fernando Martinelli, Nikolai Mushegian e Mike McDonald. Ad alimentare il piano di sviluppo sono stati i 3 milioni di dollari reperiti sotto forma di finanziamento, che hanno consentito di portare avanti un lavoro estremamente proficuo.

Tanto che al momento BAL è considerato uno dei dieci protocolli più importanti in ambito DeFi (Decentralized Finance), soprattutto per effetto di funzionalità e semplicità di configurazione tali da farne la macchina virtuale ideale per chi necessita di scambi rapidi tra i vari token Ethereum. Gode cioè di una reputazione molto elevata presso gli addetti ai lavori, dato importante da tenere presente in fase di valutazione.

Come funziona Balancer

Il funzionamento di Balancer si fonda in particolare su un sistema di pool, che molte piattaforme DEX e DeFi sono solite configurare nell’intento di riuscire a determinare in maniera automatica le migliori commissioni e prezzi di trading mediante uno Smart Order Routing (SOR). Si tratta in pratica di un processo gestionale automatizzato degli ordini ideato allo scopo di cogliere la migliore opportunità disponibile all’interno delle diverse sedi di negoziazione. Il principio del sistema è quello del bilanciamento del carico (load balancing) ben noto in informatica.

In pratica proprio il bilanciamento del carico permette di distribuire il traffico previsto tra più server, aumentando la scalabilità del sistema senza conseguenze sul suo SSL (Secure Sockets Layer).
Grazie al load balancing diventa possibile utilizzare la liquidità nei pool al fine di dare vita ad operazioni di grandi dimensioni, con la garanzia di individuare il miglior modo di scambiare gettoni digitali differenti tra i vari pool. A concretizzare il processo sono le chiamate di bilanciamento dei pool, spazi che consentono il deposito dei fondi apportati dagli utenti.

Balancer offre supporto sulla sua rete a ben 54 coin cui se ne possono aggiungere altri sui pool personalizzati, che devono però vedere la presenza di un avviso relativo ai pericoli derivanti dall’utilizzo di monete virtuali sprovviste della necessaria liquidità.

Come comprare Balancer?

L’acquisto diretto di Balancer deve essere effettuato presso gli exchange crypto più importanti, a partire da Binance, Coinbase, Kriptomat, Kraken e FTX. Per poterlo fare è necessario però dotarsi di un wallet per la conservazione dei beni digitali posseduti. Ciò si traduce non solo in una spesa aggiuntiva, ma anche nella necessità di dare luogo alla sua configurazione, al fine di tenere il contenuto fuori dalla portata degli hacker.

Anche in termini di trading, peraltro, il sistema che ne risulta porta qualche svantaggio di non poco conto per chi utilizza questa modalità. In particolare, obbliga a sperare in una crescita del prezzo di Balancer sul mercato, unico modo per guadagnare dalla sua variazione.

Proprio per questo motivo non sono pochi i trader che optano per un modo diverso di fare commercio sugli asset crypto, ovvero quello reso possibile dai Contract for Difference (CFD). Si tratta dei classici derivati che vanno a riflettere il prezzo di un bene sottostante. I CFD permettono di accedere ad un notevole ventaglio di vantaggi, tra i quali:

  • la possibilità di guadagnare anche in caso di flessione del Balancer valore;
  • un carico in termini di commissioni non elevato;
  • la riduzione al minimo dei rischi derivante dalla facoltà di chiudere in qualsiasi momento la posizione aperta su Balancer;
  • la possibilità di utilizzare la leva finanziaria al fine di movimentare importi significativi senza la richiesta di grandi risorse.

Proprio per questo motivo i CFD sono sempre più utilizzati come sistema di trading. Un utente che intenda trarne il massimo di profitto deve però individuare un ambiente ideale per condurlo. Un esempio di rilievo in tal senso è rappresentato da eToro. Andiamo a vedere perché.

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Fare trading con Balancer su eToro: il nostro tutorial

Per chi non ama configurare un wallet e vuole ridurre al minimo il rischio connesso al trading di Balancer, la risposta migliore è sicuramente rappresentata da eToro. Il broker israeliano, infatti, mette a disposizione di ogni cliente un mix impressionante in termini di qualità.

Servizi ad alto valore aggiunto e sicurezza vanno a sposarsi con l’ormai celebre copy trading, la modalità di commercio che permette ad un cliente alle prime esperienze di abbattere il coefficiente di rischio copiando le operazioni approntate dai trader esperti.

Anche eToro, in linea con la sua tendenza all’innovazione, ha naturalmente deciso di aprire una porta sulle criptovalute, tra cui Balancer. Andiamo quindi ad analizzarla nel dettaglio.

Aprire un conto su eToro: la procedura

Naturalmente, se si intende fare trading sul prezzo di Balancer su eToro, il primo passo da espletare è quello rappresentato dalla registrazione sulla piattaforma. La procedura per farlo è, come al solito, molto semplice e si compone dei seguenti passi:

  • navigare alla home page del sito;
  • riempire il form evidenziato sulla parte centrale;
  • scegliere il proprio nome utente, che renderà possibile accedere all’app in ogni momento;
  • indicare la casella di posta elettronica cui inviare le comunicazioni;
  • optare per una password;
  • accettare “Termini e condizioni” oltre all’informativa sulla privacy;
  • cliccare sul pulsante “Crea account”

Quando il passaggio sarà stato effettuato, non resterà che attendere i risultati della procedura KYC (Know Your Customer) da parte di eToro, varata per impedire l’utilizzo della piattaforma ai fini del riciclaggio di denaro illecito.

Una volta che sarà arrivata la conferma del buon esito del procedimento, si potrà iniziare ad aprire posizioni su Balancer in un ambiente protetto con sistemi di sicurezza di altissimo livello.

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screenshot della homepage di etoro

Investire in criptovalute su eToro: come farlo al meglio

Una volta espletata la registrazione, abbiamo quindi ricavato la nostra porta di accesso alla piattaforma e possiamo di conseguenza iniziare ad inaugurare operazioni di investimento sulla base delle informazioni disponibili e delle proprie preferenze. Scelta la criptovaluta su cui si intende investire, l’iter procedurale per farlo è il seguente:

  • collegarsi alla piattaforma e utilizzare le credenziali di accesso scelte in precedenza:
  • recarsi sulla pagina dedicata ai vari mercati proposti dal broker per ogni cliente interessato;
  • scegliere le criptovalute in modo da poter sottoporre a rapido esame quelle su cui si intende fare trading, in questo caso Balancer.

Ancora una volta, quindi, spicca la grande semplicità di utilizzo di eToro, una prerogativa estremamente apprezzata da chi intende concentrarsi sulle transazioni, senza dover combattere con un ambiente di lavoro troppo complicato.

Da notare come anche per il commercio di asset virtuali come Balancer sia consentita l’utilizzazione del copy trading, un vantaggio soprattutto per i trader esordienti che intendano abbattere il coefficiente di rischio collegato agli inizi. Considerata la richiesta di sicurezza che caratterizza questo tipo di utenza, si tratta di una scelta assolutamente felice.

criptovalute etoro

Il Crypto CopyPortfolio

Oltre ai CFD, eToro propone un altro strumento per poter aprire posizioni relative alle criptovalute. Stiamo parlando del Crypto Copy Portfolio, che è ideato in modo da sfruttare anche per questo genere di commercio il principio su cui si basa il copy trading, ovvero la condivisione.

Il portafoglio in questione va in pratica a inglobare diversi asset in modo da mettere a disposizione dell’interessato una ulteriore possibilità di far lievitare il proprio capitale. Il Crypto Copy Portfolio è diviso a sua volta in questo modo:

  • Portfolio, ove migliaia di asset sono messi in relazione con le criptovalute, andando a garantire agli investitori un’esposizione equilibrata ad esse;
  • Currency Copy Portfolio, che concentra la sua attenzione sui coin più popolari, quindi Bitcoin ed Ethereum;
  • Equal, che invece apre ad altri asset virtuali in modo da diversificare il paniere;
  • Takeover, un portafogli che è stato ideato per sfruttare il preventivato sorpasso dell’innovazione finanziaria nei confronti del sistema bancario tradizionale.

Per chi intende dare una configurazione più organica al proprio trading sul prezzo delle criptovalute, come Balancer, il ricorso a questo strumento di investimento è in grado di rivelarsi estremamente vantaggioso.

I vantaggi di acquistare Balancer

I vantaggi assicurati dall’acquisto di Balancer sono abbastanza evidenti. Si tratta in effetti di un sistema elaborato per fornire un servizio ben preciso, il load balancing su più server di cui abbiamo parlato in precedenza. Il bilanciamento del carico viene utilizzato in operazioni che hanno attinenza con la DeFi, ovvero uno dei grandi filoni del settore cryptovalute nell’immediato futuro. Un settore che, secondo gli analisti è destinato a crescere in maniera esponenziale.

A differenza di Bitcoin, quindi, Balancer non rappresenta un token speculativo. È perciò in grado di rappresentare una notevole alternativa per chi intende configurare al meglio il proprio portafogli d’investimento criptovalutario. Aggiungere un progetto di questo genere va nella direzione di una regola base del trading, la diversificazione. Una regola che tutti i trader dovrebbero tenere sempre presente per cercare di abbattere il rischio connesso al trading di criptovaluta.

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Quali sono i limiti o gli svantaggi di Balancer

Naturalmente, prima di optare per il suo acquisto, occorre anche analizzare i difetti di Balancer. Se le cloud application, i servizi di storage e bilanciamento su più server in genere, sono sempre più utilizzati, al tempo stesso si tratta di sistemi specialistici. Ovvero di tecnologie sulle quali girano poche informazioni, a differenza di quanto accade per le criptovalute più note.

Proprio la mancanza di notizie spinge verso la penombra questa tipologia di progetti, con una ovvia conseguenza: le richieste provenienti dal mercato non sono molte. Per aumentarne la popolarità servirebbe quindi che i mezzi di informazione ne parlassero in maniera più diffusa, ma ciò difficilmente accadrà in breve.

Ne deriva una situazione di stallo al momento difficilmente superabile: a conoscere BAL è solo chi lo utilizza. Se il target price è molto elevato rispetto alla quotazione attuale, è anche complicato conseguirlo nella realtà, proprio a causa di questa strozzatura. Occorre quindi tenere nel debito conto questo dato, prima di optare per un investimento su Balancer.

Investire in Balancer è sicuro?

Assolutamente no, investire in crypto asset non è assolutamente sicuro, come non lo è in genere per tutti quelli di carattere finanziario. Come è ormai noto, basta la semplice diffusione di informazioni o un post su Twitter per provocare lo smottamento o l’esplosione del mercato, come dimostra in particolare il caso ormai celebre di Dogecoin. Se si intende puntare su Balancer occorre fare in modo che il proprio investimento sia protetto in maniera adeguata, cercando di evitare pericolose improvvisazioni.

Previsioni Balancer: cosa possiamo aspettarci?

Le Balancer previsioni sembrano andare in direzione di una notevole crescita nel futuro. Secondo molti analisti il suo target price è in effetti molto più alto di quello attuale, posizionato poco sopra i 14 dollari. In termini di market cap il valore del coin si attesta a sua volta a circa 100 milioni e ciò implica un notevole spazio di potenziale crescita, soprattutto considerando come esso permetta un accesso come quello alla finanza decentralizzata.

In un ambito di questo genere, le application che servono a migliorare il sistema sono sempre più richieste e Balancer è uno dei progetti più popolari in assoluto. Non sembra quindi utopico pensare ad una sua sempre più larga affermazione di questa macchina virtuale.
Una serie di considerazioni che porta, in definitiva, ad un certo ottimismo per quanto concerne una crescita in termini di market cap per Balancer già nel corso dei prossimi mesi.

Conclusione: conviene comprare Balancer?

La risposta al quesito è affermativa. Investire su una macchina virtuale come Balancer rappresenta una scelta per molti aspetti saggia. La sua configurazione permette in effetti la creazione di un sistema ideato per garantire un servizio, ovvero il load balancing tra più server di un carico che altrimenti potrebbe rallentare il traffico previsto sulla blockchain.

Un protocollo come Balancer risponde a istanze di grande importanza in un ambito come la DeFi e ne regola al meglio le operazioni. Inoltre, rappresenta un esempio notevole della reale utilità delle applicazioni congegnate non per la semplice speculazione, ma per dare risposte a precise richieste ed esigenze. Come quelle del cloud server, del traffico di dati e del carico che comportano. Proprio le istanze che ne sono alla radice fanno di questo protocollo un qualcosa di unico e gli conferiscono grande reputazione.

Per chi intende investire su vere e proprie applicazioni in grado di affermarsi nella vita reale, a partire dalle cloud application, più che su progetti speculativi, Balancer può essere in effetti la soluzione ideale per un ottimo investimento. Il suo market cap, infatti, è atteso ad una notevole crescita.

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FAQ | Comprare Balancer

È il momento giusto per comprare Balancer?

Anche in questo caso la risposta è affermativa. Le istanze cui risponde il progetto sono sempre più in via di affermazione e Balancer se ne fa carico in maniera estremamente brillante. Aggiungere questa moneta digitale al proprio portafogli d’investimento è in grado di rappresentare una scelta molto accorta e rispondere ad una regola d’oro del trading, ovvero la diversificazione.

Balancer: è legale?

Non ci sono dubbi, Balancer è legale. Si tratta in pratica di un token di sistema, che serve a rispondere a precise richieste per il load balancing sulla blockchain e non infrange alcuna legge sui servizi finanziari di alcun tipo. Chi investe su un protocollo come Balancer ha la possibilità di farlo in assoluta sicurezza, senza dover temere sorprese.

Dove acquistare Balancer?

Balancer può essere acquistato presso un exchange di criptovaluta, come Binance o Coinbase, solo per fare il primo esempio in tal senso. Considerato il livello di difficoltà collegato all’acquisto diretto e alla sua detenzione, molti trader hanno però deciso da tempo di rivolgersi al trading tramite CFD. In effetti si tratta di un genere di investimento alla portata di qualsiasi trader, anche quelli alle prime armi, quindi consigliabile per chi si trova ancora ai primi passi per quanto riguarda le competenze necessarie.

Cosa posso comprare con Balancer?

Come abbiamo ricordato, Balancer rappresenta una moneta elettronica destinata ad agevolare il traffico di dati e informazioni in un determinato ambiente, quello dei servizi finanziari decentralizzati. Il suo funzionamento è collegato ad una macchina virtuale ben delimitata e non si allarga ai pagamenti nella vita reale, come nel caso di Bitcoin.

Per saperne di più, ecco le nostre guide dettagliate sulle criptovalute: