Comprare Azioni Google: Analisi e previsioni per il conglomerato Alphabet

Ultimo aggiornamento il 18/08/22

Il 67% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario sapere come funzionano i CFD e se ci si può permettere di perdere i propri soldi.

Pronti per questa guida su come comprare azioni Google? Ci auguriamo di sì perché, data l’importanza dell’azienda di cui stiamo parlando, si tratta di uno degli argomenti più interessanti che ci possano essere per tutti i trader in circolazione.

Naturalmente tutte le nostre guide sul comprare azioni hanno un’importanza notevole, ma il caso del titolo Google è chiaramente “speciale” se consideriamo che rappresenta la G delle cosiddette azioni GAFA (Google, Amazon, Facebook, Apple), ovvero i titoli dei più influenti colossi del tech che ci siano ad oggi sul pianeta.

Curiosi di saperne tutto a riguardo? Siamo qui per questo.

Storia e presentazione dell’azienda

google logo

Alphabet Inc. (Google)

(GOOGL)
Stato:Stati Uniti d’America usa bandiera
Fondazione:1998
Sede:Mountain View, CA, USA
Settore:Internet
Mercato:NASDAQ
Quotazione:2004
Borse valori:GOOGL
Codice Isin:US02079K1079

Chissà se al mondo esiste qualcuno che non sappia cosa sia Google, probabilmente no e se è così non è certo soltanto perché parliamo del motore di ricerca più famoso di sempre, ma anche di una serie di altri servizi creati da Big G che oggi come oggi risultano praticamente fondamentali nella vita quotidiana di chiunque.

Ma come è cominciata questa storia fatta di successo?

La genesi di Google

Il “momento zero” di Google è stato nel 1996, anno in cui i fondatori Larry Page e Sergey Brin, al tempo studenti dottorandi dell’Università di Stanford, stavano lavorando insieme sul progetto BlackRub valido per la loro laurea: non ci è volto molto per capire il potenziale di un motore di ricerca basato su di un algoritmo assolutamente innovativo (studiato ad onor di cronaca da Scott Hassan, programmatore uscito dal progetto prima dalla fondazione di Google).

Una volta che BlackRub ha iniziato a raccogliere i primi frutti in termini di risultati di indicizzazione, il passo successivo è quindi stata la creazione di PageRank, un algoritmo capace di dare una valutazione al valore della pagina analizzata che è stata la vera chiave di volta visto che fino a quel momento tutti i motori di ricerca ordinavano le pagine solo considerando la quantità di volte in cui risultava presente la parola cercata.

Un’intuizione naturalmente vincente che ha visto la luce nel 1996 venendo inserita nel sito dell’Università di Stanford per poi trovare una collocazione indipendente nel 1997 con la registrazione del sito Google.com a cui nel 1998 ha fatto seguito l’apertua della società Google LCC.

Perché il nome Google?

Come mai è stato scelto questo nome? Per un errore: Page e Brin erano in cerca di una parola capace di riassumere il concetto stesso di vastità delle informazioni presenti nel web e si ispirarono al termine Googol usato dal nipote del grande matematico Edward Kasner per definire il numero pari a 1 con cento zeri a seguito, ma al momento della registrazione del dominio erano ancora erroneamente convinti che lo spelling esatto fosse appunto Google.

Gli anni 2000/2010

Il primo decennio di questo nuovo millennio è iniziato subito in modo molto “vivace” per Google, che nel 2000 stesso era già disponibile in 13 diverse lingue attirando utenti da varie parti del mondo. Sempre nel 2000 ha poi esordito la vendita di annunci pubblicitari abbinati alle varie keywords ricercate, scelta che iniziò a portare subito ingenti profitti a Google LLC.

Dal 2004 “to google” è addirittura stato riconosciuto come verbo associato al fare ricerche su web, un risultato sicuramente simbolico ma naturalmente di enorme importanza che ha ulteriormente contruibuito all’identificazione dell’azienda stessa come “padrona” assoluta dei motori di ricerca, che nello stesso anno aveva anche inaugurato le sezioni Google News, Google Books e Google Scholar.

Negli anni ci sono poi state enormi rivoluziono sul piano finanziario, mentre nel 2011 arriva il lancio di Google+, la rete sociale dell’azienda che più si è affermata. Ma il vero anno chiave per Google è stato il 2010, quando ha acquisito YouTube, ovvero il più importante portale di video che ci sia.

Altro anno fondamentale nella storia dell’azienda è stato poi il 2015, quando è stata fondata Alphabet Inc. ovvero la holding posta al di sopra di tutte le realtà riconducibili a Big G di cui Google è andata a rappresentare la porzione più importante.

Google oggi

Oggi come oggi parlare di Google è davvero un terreno vasto perché come ben sappiamo non si tratta più solamente di un motore di ricerca ma di una capillare varietà di prodotti e servizi tra i più utilizzati tutti i giorni.

Sarebbe veramente complesso e dispersivo raccontare tutte le evoluzioni del marchio in questi ultimi anni e per riassumere al meglio tutto quello che rappresenta qui di seguito vogliamo fare un elenco di tutte le più importanti feature di Big G e dei progetti/siti in cui è coinvolto.

E sia ben chiaro che si tratta solo di alcuni tra i più famosi ed importanti:
  • Google Search: il motore di ricerca
  • Google Immagini: il motore di ricerca da e di immagini fotografiche
  • YouTube: la più importante piattaforma video del mondo acquisita nel 2010
  • Google Maps: servizio di mappatura e navigazione gps
  • Google News: aggregatore di notizie da tutto il mondo
  • Google+ : social network
  • Google Shopping: realtà di e-commerce
  • Google Alert: servizio di notifica per pubblicazione di notizie e contenuti sulle keywords richieste
  • Assistente Google: servizio di ricerca vocale ed assistenza basata su intelligenza artificiale
  • Google Doc: applicazione per creare e gestire documenti, fogli di calcolo, anche condivisi
  • Google Drive: servizio di archiviazione dati
  • Google Pay: servizio di pagamento abbinato a carta di credito
  • Google Play: online store per app Android
  • Google Play Music: servizio di streaming musicale online
  • Google Translate: traduttore online
  • Google Sites: applicazione per la creazione e la gestione di siti web
  • Google ADS: annunci pubblicitari
  • Google AdSense: annunci basati su testo e connessi alle pagine ricercate
  • Google Analytics: generatore di statistiche sul traffico per siti con integrazione di AdWords

Dove investire in azioni Google?

Per chiunque volesse comprare azioni Google, soprattutto se parliamo di piccoli risparmiatori che difficilmente possono fare riferimento alle grandi società di trading normalmente coinvolte nella gestione finanziaria di grandi capitali privati, le possibilità sono fondamentalmente due: le banche ed i broker di trading online.

Come ben sappiamo la maggior parte degli istituti bancari offrono servizi di trading gestiti da broker interni che hanno la responsabilità di gestire gli investimenti che i correntisti decidono di fare con una parte del loro patrimonio, una possibilità sicuramente interessante che però è caratterizzata da due limiti principali: si riferiscono all’acquisto delle azioni ad oggi particolarmente care per chiunque voglia mettere insieme uno stock consistente e non lasciano la possibilità di gestire personalmente le proprie attività di investimento.

Parlando invece di broker di trading online il discorso invece cambia, perché lasciano pieno controllo diretto al trader e perché gli investimenti possono avvenire attraverso prodotti come i CFD (Contratti per Differenza) che non obbligano all’acquisto dei titoli in senso stretto ma ad opzioni sull’andamento del loro valore che risultano ben più accessibili anche a chi fa conto su di un patrimonio di investimento molto contenuto tipico dei piccoli risparmiatori.

Come investire in azioni Google?

Vediamo ora un breve tutorial su come investire in azioni Google utilizzando i prodotti offerti dai migliori broker di trading online, possibilità che come abbiamo visto risulta essere la più indicata per chiunque desideri investire anche cifre molto contenute mantenendo il pieno controllo sulle proprie attività di trading.

Scegliere il miglior broker

Naturalmente il primo passo fondamentale per l’acquisto di azioni Google attraverso un broker di trading online sta nella scelta del broker di riferimento, una scelta che (fermo restando la necessità di fare riferimento solo a siti di qualità capaci di garantire performance e sicurezza) può venire fatta prediligendo alcuni dettagli fondamentali come il deposito minimo richiesto, la disponibilità di un account demo, la tipologia di piattaforma di trading offerte, etc.

Come trovare un broker di qualità? Secondo noi i migliori sono eToro, Plus500 o AvaTrade, ma tra le nostre pagine potete trovare le recensioni di tante realtà valide.

Aprire un account di trading

Una volta scelto il vostro broker di riferimento il passo successivo è aprire un account di trading sul sito, operazione che avviene in pochi minuti e che necessita solo della compilazione di un form di iscrizione con cui registrare tutti i propri dati anagrafici e della scelta di un metodo di pagamento con cui effettuare depositi e prelevare i ricavi delle proprie operazioni.

Definire un budget di investimento e depositare denaro

Quando il conto di trading è aperto per renderlo operativo serve solo effettuare il primo deposito utilizzando il metodo di pagamento precedentemente scelto. Quanto versare dipende dal budget che scegliamo di dedicare alle nostre attività di investimento, ma in qualsiasi caso vi suggeriamo di iniziare con cifre contenute che vi permettano di impratichirvi sia con la piattaforma di trading che con le operazioni sulle azioni Google senza troppo esporvi dal punto di vista economico.

Investire in azioni Google

Quando l’account è aperto ed operativo a fronte di un budget di investimento già ponderato in partenza ecco che non resta che procedere nei propri investimenti andando a selezionare le azioni Google tra i tanti asset disponibili per poi scegliere la tipologia di prodotto con cui operare (ad esempio i CFD).

Una volta scelto l’asset ed il prodotto di trading con cui operare bisogna poi effettuare la propria previsione rispetto all’andamento del titolo, cioè scegliendo se le azioni Google andranno incontro ad un momento di rialzo o di ribasso.

Cosa bisogna fare dopo? Semplicemente attendere per scoprire quali saranno le evoluzioni di mercato per BigG così da capire se il proprio investimento andrà o meno a buon fine.

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Opinioni: Vale la pena investire in azioni Google?

Per chiunque si stesse chiedendo se valga o meno la pena investire in azioni Google la risposta è “dipende” e tutto dipende dalla tipologia di investimento che si intende effettuare, ma una cosa è certa: non si tratta di una “bolla” o di qualcosa che assume un appeal speciale solo grazie alla fama che il marchio ha ottenuto tanto tra investitori quanto tra gli utenti di servizi che offre.

E’ un dato di fatto che Google sia una società talmente forte ed innovativa da lasciare abbastanza sicuri circa una costante crescita del suo valore nel tempo, ma proprio questi motivi l’hanno portata a raggiungere un livello di costo in fatto di azioni che ormai rende piuttosto proibitiva, almeno per i piccoli risparmiatori, la possibilità di mettere insieme uno stock consistente.

Diverso è quando vogliamo acquistare azioni di Big G utilizzando prodotti come i CFD proposti dai broker di trading online, una forma di investimento che come abbiamo visto non prevede l’acquisto di titoli nel senso stretto del termine, ma di opzioni sul valore del titolo stesso permettendo di speculare anche sulle più minime variazioni: possibilità questa che naturalmente rende assolutamente consigliabile il tenere la società di Mountain View come punto di riferimento per le proprie attività di trading.

Dividendi delle azioni Google

Google (attraverso Alphabet Inc.), esattamente come accade con Facebook, è una di quelle società che hanno fatto la scelta di non staccare mai alcuna cedola di dividendi per i propri azionisti preferendo in realtà reinvestire tutti gli utili in operazioni per il suo futuro sviluppo: una scelta chiaramente vincente per la società stessa, che in questo modo ha potuto svilupparsi capillarmente in decine e decine di settori dell’innovazione (facendo anche conto su ingenti capitali per effettuare acquisizioni).

Come provare a guadagnare quindi dalle azioni Google? Naturalmente attraverso la loro capitalizzazione.

Evoluzioni e previsione azioni Google

Come abbiamo già visto parlando della storia della società di Mountain View, le evoluzioni che hanno portato un “semplice” motore di ricerca ad essere quello che è Google oggi sono state davvero tantissime: non sorprenderà nessuno che ciascuna di queste evoluzioni abbia avuto un suo corrispettivo anche nella crescita del valore delle azioni Google portando il titolo al livello che conosciamo oggi.

Ma quali sono le previsioni per il futuro della società? Recentemente Sundar Pichai, che dal 2015 ricopre il ruolo di amministratore delegato della società, ha rilasciato alcune interviste a questo proposito ed almeno stando alle sue parole il futuro di Google sembra essere ancora più luminoso grazie a quella che appare la parola chiave che più volte a citato, ovvero “intelligenza artificiale”.

Riportando le parole stesse di Sundar Pichai “grazie all’aiuto dell’Ai, dalla ricerca di una scena in un video alla prevenzione di tumori al seno o alla pelle, dalle videochiamate in 3D al miglioramento della ricerca sul web”: il che viene pienamente supportato dalle acquisizioni di nuove società specializzate in Ai e dagli sviluppi che ormai da tanti anni stando avendo le attività di ricerca di Google.

Cosa aspettarci quindi in futuro se non altra innovazione ed altri prodotti ancora più potenti capaci di aumentare ulteriormente il valore delle azioni Google e della società stessa?

Altre informazioni importanti da sapere

Scopriamo ora alcune altre informazioni importanti per chiunque voglia comprare azioni Google: dai suoi concorrenti alle sue acquisizioni passando ovviamente per i rischi che la società può correre e con essa la stabilità del suo mercato.

Concorrenti di Google

Chi sono i concorrenti di Google? Se ci riferiamo al semplice motore di ricerca le alternative esistenti sono diverse, come ad esempio Yahoo, Microsoft Bing o DuckDuck Go, ma parliamo di concorrenti che in qualsiasi caso non riescono nemmeno ad avvicinarsi alla mole di utenti che utilizza Google Search e quindi non esattamente dei competitor capaci di minacciarne la potenza.

Leggermente diverso è per molti dei tanti servizi offerti (clouding, calendar, mappe, documenti online, etc.) dove il primo concorrente di Google è sicuramente Apple, società altrettanto grande con la quale nel tempo di è creata una sorta di dualismo molto forte soprattutto grazie al mondo mobile nel quale Android (e quindi Google) ed iOS (piattaforma Apple) sembrano essere diventare due diverse “scuole di pensiero” a tutti gli effetti, una sorta di equilibrio che non va effettivamente ad intaccare la forza dell’azienda di Mountain View.

Acquisizioni di Google

La storia delle acquisizioni di Google (e poi di Alphabet Inc.) è assolutamente enorme, basti pensare che già nel 2016 la società ne contava più di 200 che sono state alla base di ciascuna delle evoluzioni passate e presenti del marchio e suoi servizi.

Sarebbe ovviamente molto dispersivo presentarle tutte, ma ce ne sono comunque state alcune da poter considerare “acquisizioni chiave” che hanno permesso a BigG di fare altrettanti salti di qualità.

Quali sono state? Eccole a voi:
  • YouTube (per 1,65 miliardi di dollari nel 2006)
  • DoubleClick (per 3,1 miliardi di dollari nel 2007)
  • Motorola Mobility (per 12,5 miliardi di dollari nel 2012)
  • Waze (per 966 milioni di dollari nel 2013)
  • DeepMind Technologies (per 400 milioni di dollari nel 2014)

Stabilità del mercato e rischi

Considerando la sua forza sempre crescente non ci sono molti rischi di stabilità per le azioni Google e per l’azienda stessa, di certo non provenienti dalla concorrenza né tanto meno, vista la capacità economica che la riguarda, provenienti da possibili errori che BigG potrà fare in futuro: l’unica forma di rischio sta proprio nella sua potenza stessa, che nel tempo ha messo la società di Mountain View sotto stretta osservazione da parte di organi governati di diversi paesi esattamente come è successo a Facebook.

Caratteristiche principali

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Conclusioni: i nostri consigli prima dell’acquisto

Come abbiamo avuto modo di approfondire in questa guida, comprare azioni Google significa entrare in un mondo finanziario tanto ricco e variegato quanto il mondo BigG è in tutte le sue sfaccettature aziendali, ma sicuramente più facile da gestire grazie a prodotti che rendono questa tipologia di trading decisamente accessibile a tutti quanti soprattutto grazie a prodotti come i CFD proposti dai migliori broker online.

Insomma un modo vasto e ricco che può dare tante soddisfazioni davvero a tutti quanti, sia che si tratti di trader professionisti esperti che di investitori che muovono i loro primi passi.

FAQ | Domande Frequenti

✅ Conviene investire sulle azioni Google?

Investire su azioni Google è naturalmente molto conveniente, ma è anche molto costoso e questo potrebbe in qualche modo “tarpare le ali” agli investitori con una disponibilità di budget limitata, discorso che però cambia se decidiamo di farlo attraverso prodotti finanziari come i CFD proposti dai migliori broker online, strumenti che permettono di investire sulle variazioni del titolo senza costringere all’acquisto di alcuna azione nel senso stretto del termine.

✅ E possibile comprare azioni Google senza commissioni?

Per rispondere a dovere bisogna subito fare un distinguo: se intendiamo acquistare titoli Google in senso stretto, quindi facendo riferimento ad una banca o ad un’agenzia di trading, è molto difficile poterlo fare senza dare per scontato di dover pagare delle commissioni, ma se invece decidiamo di comprare azioni Google attraverso i prodotti proposti dai migliori broker di trading online allora il discorso cambia perché si tratta di un’operazione che avviene a fronte di un’iscrizione ad un portale che poi eroga i suoi servizi quasi sempre al netto di commissioni aggiuntive che possono alla lunga influire sul nostro budget di investimento.

✅ È un’industria promettente?

Definire quella di Google un’industria promettente è davvero un eufemismo visto che ormai da decenni rappresenta il futuro dell’innovazione dei servizi informatici: la società di Mountain View ha saputo prevedere ed indirizzare decine e decine di sfaccettature dell’evoluzione di internet, del mobile e dei servizi digitali in generale e per tanto non possiamo che aspettarci altre evoluzioni e rivoluzioni anche in futuro. Tutte novità che naturalmente avranno un loro corrispettivo anche in borsa trovando ulteriore crescita anche nel valore delle azioni Google, che sin da sempre godono di benefici ogni volta che BigG si butta in nuove avventure tecnologiche di successo (così come non molto hanno subito in seguito ai pochi fallimenti vissuti).

✅ Dovresti aspettare a comprare azioni Google?

Considerando che si tratta di titoli del quale valore è quasi sempre in crescita e che l’azienda risulta avere pochi rivali per lungimiranza nell’innovazione in fatto di servizi digitali non è certo il caso di aspettare troppo per comprare azioni Google, che in realtà hanno già un valore alto abbastanza da rendere molto oneroso l’acquisto di uno stock corposo. Se invece parliamo di comprarle attraverso i prodotti proposti dai migliori broker di trading online (come ad esempio i CFD) ecco che il discorso cambia in termini di costo d’acquisto (che rimane invariato visto che si comprano opzioni sul valore delle azioni, qualsiasi esso sia) ma non nella sostanza visto che aspettare significa solo perdere ottime possibilità di sfruttarne le evoluzioni per fare speculazioni proficue.


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